20.08.2023
Bagnaia divora tutto e tutti in Austria, sonora lezione sul bollente circuito Red Bull

Il campione del mondo regala alla Ducati il Gran Premio nel cuore del bollente Red Bull Ring in Austria, dopo essersi aggiudicato già Pole Position, Sprint Race e giro veloce. Gli altri, tutti divorati dallo strapotere Ducati; ottimo Bezzecchi.
Una superiorità schiacciante, dimostrata nell’intero weekend del circuito di Spielberg. Il Pecco Bagnaia forse più forte della sua intera carriera si aggiudica da dominatore il Gran Premio d’Austria di MotoGP, dopo aver vinto anche la Sprint Race e aver messo il suo nome su pole position e giro veloce. Il campione del mondo rifila una sonora lezione a chiunque altro, sconfigge anche il caldo torrido della Stiria e vola in classifica: Jorge Martin è sempre secondo ma a meno 62 punti, segue Marco Bezzecchi a meno 68.
Proprio quest’ultimo, che aveva finito la Sprint Race nella via di fuga ed era tornato ai box grazie a un passaggio in motorino di Valentino Rossi, si riscatta con uno splendido podio. È infatti terzo, alle spalle dell’ottimo Brad Binder su KTM e davanti all’altra Ducati del Team VR46, quella di Luca Marini.
Già dal via non ci sono problemi per Bagnaia, che si tiene la testa e resiste a Binder a cui subito rifila un decimo di vantaggio. Più in sofferenza Viñales, che retrocede dal secondo all’ottavo posto, mentre Luca Marini dopo una spallata di Miller si ritrova quinto. Le battaglie sono solo alle spalle di Pecco: Viñales prova la rimonta, lo stesso fa Jorge Martin costretto a risalire dopo un long lap penalty che lo aveva fatto precipitare in tredicesima piazza.
Chi vuole dimenticare le delusioni del sabato è Bezzecchi, e ci riesce al 7° giro. Il portacolori del team Mooney VR46 supera Miller per il quarto posto e si porta dietro il compagno Marini. Poi prova a rompere gli indugi anche su Alex Marquez e al 15° giro inizia a sentire l’odore del podio. L’attacco arriva nel corso del passaggio successivo, ma la frenata è in ritardo e il riminese va largo. Fortunatamente senza conseguenze.
Nel frattempo Bagnaia domina sul bollente circuito di Spielberg (le temperature sono vicine ai 30°) e a metà gara porta il vantaggio su Binder a oltre un secondo. Chiara la strategia della Ducati, che lo stesso Pecco aveva inquadrato prima del via:
«Il calo gomma ieri si era sentito. Con queste condizioni di caldo, gli aspetti fondamentali e decisivi saranno la costanza e non effettuare strappi sulla moto»
A dieci giri dalla fine il vantaggio di Bagnaia su Binder supera i due secondi, proprio mentre le gomme altrui affrontano l’atteso decadimento. Il leader del mondiale, però, sembra non accorgersene.
Intanto tra Alex Marquez, Bezzecchi e Marini si infiamma la caccia al terzo posto. I primi due si scambiano più volte la posizione, l’attacco giusto del romagnolo arriva a sette giri dalla fine. Al terzultimo ci prova poi anche Marini, il catalano gli si riporta davanti, ma deve cedere. Intanto le telecamere si sono dimenticate di Bagnaia: del resto il suo vantaggio su Binder ha nel frattempo superato addirittura i cinque secondi.
E gli altri nomi di rilievo? Tutti divorati dallo strapotere Ducati. Viñales non va oltre il sesto posto, Jorge Martin chiude solo settimo, Quartararo è ottavo, Marc Marquez dodicesimo. Per l’altra Honda ufficiale, quella di Joan Mir, c’è invece l’amarezza di un nuovo ritiro.
Credito fotografico: Ducati Corse