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Business, Cronaca, Società

Crescono i piccoli e cambiano i social

18.07.2024

Il settore cambia faccia. Boccia i compensi dei “mega influencer” e premia i meno celebri. Cambiano anche le piattaforme. Facebook, la più “vecchia” di tutte, presenta nel 2024 un colossale -47,40% sui compensi medi garantiti a tutti i suoi influencer. Le motivazioni secondo il parere dell’esperto.

Smettere di parlarne sembra pressoché impossibile, anche se i toni si sono ribaltati in pochi mesi in una maniera (e a tratti una ferocia) che sarebbe stato quasi irreale mettere in preventivo. Ci riferiamo al crollo di popolarità di Chiara Ferragni, che in pochi giorni si è ripresa i titoli di quotidiani, rotocalchi e siti web per: la chiusura del suo store brandizzato in pieno centro a Milano, il viaggio di ritorno da Maiorca con un volo low cost, il fatto che il suo ufficio sia ora in affitto e gli insulti social che hanno travolto un hotel che la ospitava. Questa girandola di negatività, però, non riguarda solamente lei. Anzi: sembra solo la punta di un iceberg molto più profondo di quanto si creda.

La realtà è che i suoi problemi personali, esplosi con la nota vicenda del pandoro sponsorizzato, hanno accentuato e velocizzato un fenomeno già ampiamente in corso: il potere degli influencer, soprattutto in Italia, non è più quello di una volta. Difficile e forse addirittura avventato parlare già di una bolla che è scoppiata, sta di fatto che i numeri denotano un trend diffuso: i guadagni sui social delle celebrità stanno diminuendo, e in alcuni casi addirittura precipitando.
Lo certifica DeRev, società di strategia, comunicazione e marketing digitale, che ha stilato un listino dei guadagni accumulati quest’anno in Italia dai vari influencer, mettendoli a raffronto con quelli di un anno fa. I risultati parlano di un mercato sicuramente ancora in salute, che però premia nel 2024 i creator più piccoli rispetto ai colossi del web cui ci siamo abituati da diversi anni.
Partiamo dalla piattaforma più “vecchia”, e perciò ormai la meno redditizia. Facebook, che già nei due anni precedenti aveva fatto registrare importanti cali, nel 2024 ha presentato un colossale -47,40% sui compensi medi garantiti a tutti i suoi influencer. Più significativi per inquadrare il fenomeno sono i numeri di altri social (a partire dal -21% di YouTube): attenzione a TikTok, dove le celebrity devono fare i conti con un -67,7% sui propri compensi dell’anno precedente, i cosiddetti “mega influencer” con il -40%. La totalità dei creator perde però un ben più contenuto 19%, a riprova del fatto che altre categorie hanno visto i propri proventi crescere, invece che precipitare.

Ancora più sintomatico il caso di Instagram, miniera d’oro per eccellenza di Chiara Ferragni che fu. Qui, infatti, le varie celebrity perdono il 31,6% e i mega influencer il 16%, ma sono cresciuti di un complessivo 3,65% i compensi medi di chi ha scelto nel 2024 questa piattaforma per promuovere i suoi prodotti. E quindi il sistema ancora funziona: semplicemente sta cambiando i propri parametri.
La scelta delle aziende, che puntano su testimonial meno celebri e in certi casi addirittura “di nicchia”, è spiegata da Roberto Esposito, ceo di DeRev: «Possono offrire target più profilati e garantiscono più fiducia da parte della community di riferimento. In più sono meno esposti ai rischi di crisi reputazionali. Ma, soprattutto, permettono un investimento iniziale a cifre decisamente più contenute».

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