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Cultura

Giacomo Leopardi icona mondiale, anche Google lo festeggia

06.07.2023

Il poeta di Recanati alla ribalta mondiale. L’Infinito tradotto in cento lingue e il gigante del web ha reso onore al sommo poeta. Ora la “sua” casa si apre alle visite notturne: l’Intervista alla contessa Leopardi che annuncia la nuova iniziativa “Ove Abitai Fanciullo”

Duecentoventicinque anni e non sentirli. Anzi, ammirarli aprendo la pagina per eccellenza di un pc. E così che allo scoccare del bisecolare anniversario di compleanno, anche il gigante del web ha reso onore al sommo poeta di Recanati immortalandolo sorridente al tavolo intento alla scrittura. L’originalissimo augurio partito direttamente da Mountain View, sede del colosso informatico americano, ha voluto omaggiare uno dei più grandi poeti dell’800: Giacomo Leopardi. Una ribalta mondiale proprio mentre nel borgo marchigiano si aprivano le porte alle celebrazioni curate dal Centro nazionale di studi leopardiani e ad altre originali iniziative come l’apertura serale della dimora ogni venerdì (dal 7 luglio all’8 settembre) per suggestive visite guidate su prenotazione dalle 21 sino alla mezzanotte.

«Il nuovo itinerario di visita che abbiamo definito Ove Abitai Fanciullo – commenta la contessa Olimpia Leopardi – consentirà ai visitatori l’accesso ai saloni di rappresentanza del Palazzo; alla galleria dove sono esposte le collezioni d’arte; al giardino che ispirò gli immortali versi de Le ricordanze; al salottino dove i fratelli Leopardi si intrattenevano e alla camera privata di Giacomo Leopardi, dalla cui finestra, il Poeta osservava l’amata luna e le vaghe stelle dell’Orsa».

Andando a scavare nell’albero genealogico della famiglia va ricordato che Olimpia è figlia del conte Vanni, scomparso nel 1999, l’ultima grande figura di spicco degli eredi Leopardiani. Vanni a sua volta era nipote diretto di Pierfrancesco I, il fratellino, l’ultimo della stirpe diretta di Giacomo. “A lui -si legge in molti documenti e testimonianze- si devono, per fortuna, tutti gli eredi successivi». Fra le tante iniziative dedicate a Leopardi va anche ricordata l’opera di internazionalizzazione della vita e delle opere di Giacomo. Tra poche settimane, infatti, saranno pronte le cento traduzioni dell’Infinito in altrettante lingue. E ancora: di recente c’è stata la traduzione in persiano, ad opera di un’importante scrittrice, delle Operette Morali.

«Google ci ha dato la possibilità di far elevare la cultura italiana e a farci capire che non siamo stati gli unici a celebrare l’anniversario del Poeta», testo e musica di Gregorio Leopardi, figlio di Olimpia, che ha ricordato come »la digitalizzazione di un manoscritto, per uno studente come me, ma anche per gli studiosi, gli accademici e i docenti, è un importante passo avanti di un percorso che potrebbe essere definito di democratizzazione accademica e degli studi».

Giacomo nacque il 29 giugno del 1798 a Recanati. Si rivelò subito un bambino prodigio: divorava letteralmente i libri nelle sue instancabili frequentazioni della biblioteca paterna. E Recanati, ancor oggi, è un’isola culturale dedicata al suo celebre concittadino, ma non solo. Il museo della musica interattivo (Mum), quello dedicato a Beniamino Gigli, un singolare museo dedicato alle vicissitudini degli immigrati e, infine, Villa Colloredo Mels che ospita i capolavori di Lorenzo Lotto come l’Annunciazione che risale al 1534.
Un piccolo borgo che continua a pensare in grande, anzi, all’Infinito.

Credito fotografico:

La contessa Olimpia Leopardi all’interno della galleria di Palazzo Leopardi a Recanati; credits: Casa Leopardi

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