08.11.2023
Smartphone e minori, cambia tutto: otto categorie di siti saranno bloccate in automatico. Una delibera agisce alla radice del problema, così per vietare contenuti nocivi ai più giovani non servirà più fare richiesta, perché al momento della connessione l’accesso non sarà consentito.
Nel corso degli anni si è fatta sempre più incessante la richiesta di ulteriori controlli su ciò che non solo circola sul web, ma è facilmente accessibile per tutti. Inclusi i minori. A partire dal prossimo 21 novembre 2023, però, questo non accadrà più: quella sarà, infatti, la data in cui saranno operativi gli effetti dell’ultima delibera firmata dall’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom).
L’intervento riguarda in particolare otto categorie di siti web ritenuti inappropriati per un pubblico troppo giovane, che però aveva finora libero accesso ai suoi contenuti. Ebbene: nelle prossime settimane tali siti non saranno più navigabili via smartphone da chi tenterà una connessione da una tessera SIM (e quindi da un numero di telefono) intestata a un minore.
Si tratta a tutti gli effetti di un “Parental Control”, operativo solo dal 2023, nonostante si fosse tentato di procedere in tal senso già nel 2020. Tale servizio si era però rivelato inefficace, tanto da indurre l’Agcom ad affrontare il problema in maniera più diretta e a produrre un intervento che uniformerà il servizio in modo da renderlo effettivo, efficace e senza il rischio di falle o intoppi. Oltre che completamente gratuito.
Ciò sarà possibile grazie a un tipo di intervento diverso rispetto al passato. Con la nuova delibera, infatti, non sarà necessario fare personalmente richiesta di attivazione dei servizi di Parental Control, perché essi scatteranno in automatico quando con la SIM card in questione si tenterà la connessione ai siti “proibiti”.
Utile a questo punto è elencare le fatidiche otto categorie a cui i minori non potranno più accedere con il proprio smartphone. Si parte ovviamente dai siti in cui si propongono contenuti per adulti, o si possono acquistare beni o servizi di natura analoga. Sono però vietati anche quelli che si focalizzano su altre note piaghe giovanili: niente più accesso quindi a portali potenzialmente nocivi per la salute (e che quindi promuovono l’uso di droghe o rischiano di indurre a disturbi alimentari come anoressia o bulimia), come quelli che veicolano violenza o lesioni. Che esse riguardino terze persone o anche se stessi.
Altro male della nostra contemporaneità, come purtroppo sappiamo molto bene, è la ludopatia: i minori non potranno più navigare su siti che supportano o anche solo forniscono informazioni legate a scommesse e gioco d’azzardo. Allo stesso modo non si potranno più visitare quelli che promuovono la vendita di armi o articoli correlati. Scatta infine il divieto per siti che promuovono odio o violenza (verso chiunque), sette religiose o la possibilità di oscurare le proprie attività online.
Come detto, il servizio è completamente gratuito e non occorre fare specifica richiesta prima che sia attivo. L’unico accorgimento che sono chiamati ad attuare i genitori o tutori del minorenne è quello di intestare a quest’ultimo la SIM del telefono che utilizza. A quel punto qualsiasi contenuto potenzialmente nocivo non sarà semplicemente oscurato: sarà direttamente non raggiungibile.