19 Febbraio 2025
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Arte

La Sicilia attraverso due livelli di lettura, 30 artisti e oltre 100 opere

06.06.2023

La mostra curata da Aldo Premoli ha al centro dell’esposizione la bellezza e le criticità del territorio siciliano. Un paradiso, ma per altri è una terra ferita dall’aggressione di attività umane sconsiderate.

“FLORA FAUNA & CEMENTO” fino al 30 ottobre è visitabile presso il Museo Civico di Noto, la mostra curata da Aldo Premoli ha al centro dell’esposizione la bellezza e le criticità del territorio siciliano. La Sicilia, il suo paesaggio e la sua popolazione, divengono qui paradigma per l’intero pianeta. Perché questa isola è sotto molti aspetti un paradiso, ma per altri è una terra ferita dall’aggressione di attività umane sconsiderate. “Uomo” e “Natura” si confrontano oggi con una nuova consapevolezza.

Questa mostra invita a riflettere sulle responsabilità che tutti abbiamo in quel che sta accadendo. Ma c’è un secondo livello di lettura. L’ambiente che ci circonda, un tempo veniva definito paesaggio. Secondo alcuni il paesaggio esiste attraverso le sue forme di rappresentazioni letterarie o proprie delle arti visive. Secondo altri questo paesaggio estetizzato è un feticcio culturale che pretende inutilmente di ibernare l’esistente arrestando il corso degli eventi. La stessa rappresentazione della “figura umana” risente della modificazione dell’ambiente che l’avvolge.

Di tutto questo parlano i 30 artisti e le oltre 100 opere che si allineano in questa esposizione articolata, ma pensata per essere compresa da tutti. Nell’atrio d’ingresso la struttura in ferro riciclato e led di Alice Valenti accoglie i visitatori a ricordare il complesso rapporto che lega turismo e ambiente. La video-installazione di Ivan Terranova racconta di luoghi un tempo abitati dal lupo siciliano (Canis lupus cristaldii), il cui ultimo esemplare è stato abbattuto cento anni fa. La crisi ambientale che stiamo vivendo è anche una crisi di relazione con altri esseri viventi che pure esistono e si rivelano solo nella notte.

C’è una sezione dedicata all’acqua, al fuoco e alla pietra. Scatti di incendi (una piaga ben nota sull’isola) “dipinti” con il cellulare da Salvatore Lanteri durante l’estate 2022. Lì accanto quattro straordinari filmati costruiti da Diego Perez compongono una “poesia” sulle fonti d’acqua rurali nell’isola. La mostra poi esplode con la migliore pittura contemporanea siciliana qui raccolta in una riflessione corale, con le straordinarie opere di Alessandro Bazan, Andrea Di Marco, Fulvio Di Piazza, Laboratorio Saccardi, Igor Scalisi Palminteri, Ignazio Cusimano Schifano. Non hanno voluto far mancare il loro contribuito i sicilianissimi e ormai iper-noti Giuseppe Veneziano, Filippo La Vaccara e Francesco Lauretta. Della produzione della diaspora siciliana fanno parte anche i taglienti paesaggi di Giorgio Distefano e quelli sognanti di Giuseppe Costa.

Il paesaggio siciliano nella fotografia di Giuseppe Leone dal quale hanno attinto in moltissimi: reporter e paesaggisti. La sua fotografia avvolge di una intensa pietas i soggetti scelti, soprattutto quando rappresentano il mondo che viene soppiantato dall’incedere della modernità. Da sempre per Leone – in questo modernissimo – il paesaggio non è il fondale inerme delle azioni degli uomini, ma è un elemento vivo che con essi interagisce modificandoli ed essendone modificato.

ELENCO IN ORDINE ALFABETICO DEGLI ARTISTI PARTECIPANTI ALL’ESPOSIZIONE:
SALVO ALIBRIO, GIOVANNI BLANCO, ALESSANDRO BAZAN, ANGELO BELLOBONO, BARBARA CAMMARATA, GIULIANO CARDELLA, GIUSEPPE COLOMBO, GIUSEPPE COSTA, ANDREA DI MARCO, FULVIO DI PIAZZA, GIORGIO DISTEFANO, GAETANO GAMBINO, GIOVANNI GALIZIA, EMANUELE GIUFFRIDA, GIOVANNI IUDICE, FRANCESCO LAURETTA, GIUSEPPE LEONE, GIORGIO DI STEFANO, SALVATORE LANTERI, IGOR SCALISI PALMINTERI, FILIPPO LA VACCARA, ALFONSO LETO, DIEGO PEREZ, LABORATORIO SACCARDI, IGNAZIO CUSIMANO SCHIFANO, JANO SICURA, IVAN TERRANOVA, ALICE VALENTI, GIUSEPPE VENEZIANO, GIOVANNI VIOLA.

 

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