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Le auto rifioriscono altro, autentica “gold cave”

01.10.2024

In Europa 6 mln di tonnellate di rifiuti derivano dal settore automotive. È possibile ricavare un “mondo” dai rottami. Identificare e separare i materiali presenti nei veicoli a fine vita accelera un processo di riciclaggio redditizio e benevolo per l’ambiente. Italia insieme alla Polonia in cima alla classifica UE per numero di veicoli riciclati.

Il riciclo delle nostre care vecchie auto avrà un ruolo centrale nella transizione verso un pianeta migliore e più pulito. Grazie alla tecnologia e a un crescente impegno verso l’economia circolare, settori strategici della produttività come quello dell’automotive sembrano essere già pronti non solo per affrontare le sfide ambientali, ma anche, come è ovvio, a sfruttarne le opportunità. Innovazione e sostenibilità sono i pilastri di un futuro in cui le  automobili potrebbero diventare addirittura una risorsa nel segno della sostenibilità.

Del resto i numeri parlano chiaro: secondo la società di ricerca Spherical Insights il mercato del riciclo di automobili e veicoli commerciali vedrà i suoi ricavi aumentare di quattro volte nei prossimi otto anni, raggiungendo quasi 300 miliardi di euro, con una crescita media annua del 15%. Oggi siamo in una situazione in cui la domanda cresce e l’offerta arranca: di fronte all’inflazione e alle dinamiche geopolitiche che hanno provocato un forte aumento dei prezzi e dei tempi di consegna delle materie prime, si stanno cercando soluzioni alternative ed è proprio in questo contesto che stiamo assistendo al boom del riciclo di automobili e veicoli commerciali. Oltre alla tecnologia il riciclo dei veicoli è guidato da un cambiamento fondamentale verso l’economia circolare, cioè il riutilizzo dei materiali più volte all’interno del ciclo produttivo: un approccio che si sta imponendo proprio grazie alla crescente attenzione verso la sostenibilità. In effetti, se ci pensiamo un attimo, che cosa possiamo ricavare da una macchina da demolire? Tantissimo. E qualcuno se n’è già accorto: grazie a sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale è possibile, infatti, identificare e separare con precisione i materiali presenti nei veicoli a fine vita accelerando il processo di riciclaggio e facendo bene al Pianeta, il che non guasta.

Per esempio: lo sapevate che dalle gomme della nostra vecchia auto è possibile ricavare dei polimeri per la realizzazione di pavimentazioni sportive? Pneumatici ma non solo, anzi: la stragrande maggioranza dei componenti di un’auto è riciclabile. Anche le auto elettriche, o meglio i loro rottami, offrono una redditività, in questo caso addirittura maggiore rispetto a quella dei motori a combustione. Al punto che con l’avvento della mobilità elettrica il futuro del riciclo sembra prospero come il sol dell’avvenire (provate a cercare quanti modelli di auto a motore termico offrono oggi le case automobilistiche). Dal punto di vista del riciclo, l’industria automobilistica è un’autentica gold cave, se si pensa che solo in Europa sei milioni di tonnellate di rifiuti derivano dal settore automotive. Al di là dell’urgenza ambientale, invertire questa tendenza è una grande opportunità economica, secondo quanto attestano le succitate stime di Spherical Insights: Cina e India guideranno l’espansione, il Nord America registrerà la crescita più rilevante. E l’Europa non starà a guardare, anzi: noi, oggi, insieme alla Polonia stiamo in cima alla classifica per numero di veicoli riciclati.

Ad alimentare la crescita saranno proprio l’intelligenza artificiale e la robotica applicate nei processi di riciclo, con l’uso di robot capaci di smontare in modo sicuro e rapido le nostre vecchie auto, contribuendo con ciò stesso non solo a ridurre i tempi operativi e le cause di inquinamento ambientale, ma anche a migliorare la sicurezza minimizzando i rischi di infortunio sul lavoro. Intelligenza artificiale/tecnologia/sostenibilità apriranno la strada per un mondo  migliore non solo a parole ma nei fatti? Come diceva Mao, “grande è la confusione sotto il cielo: la situazione è eccellente“.

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