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Meloni: censura su Saviano e Scurati? No, si chiama pubblicità

03.06.2024

“Quando devono presentare un nuovo libro mettono in moto il can can”

Roma, 3 giu. (askanews) – Roberto “Saviano non era stato invitato” alla Buchmesse, la fiera del libro di Francoforte, “perché gli editori non lo avevano proposto, quindi non capisco dove sia la censura da parte del governo: è una scelta libera degli editori. Su questa vicenda, come su quella di Scurati”, al di là del tema “amichettismo, censura, destra contro sinistra, io ci vedo un’altra cosa, se posso essere chiara: io ci vedo soprattutto pubblicità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista a ‘Quarta Repubblica’ che andrà in onda stasera su Rete4.

“Lei sapeva – ha chiesto la premier rivolgendosi a Nicola Porro – che Saviano aveva scritto un altro libro? No, adesso lo sa. Prima che ci fosse la polemica sulla censura lei sapeva che Scurati aveva scritto un nuovo libro? No. Addirittura ho visto a un certo punto” una foto di “Piero Pelù con una maglietta polemica contro di me e penso ‘ma ora che c’entra’? Beh, c’è il suo nuovo disco. Allora, questa roba qui – ha sottolineato la premier – serve a fare pubblicità. Quando uno deve presentare qualcosa mette in moto tutto il can can della censura per fare pubblicità: bellissimo, giusto, anche intelligente. Però non la chiamiamo rivoluzione, si chiama guadagnare di più, che è un’altra cosa”.

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