14 Ottobre 2024
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Cronaca, Esteri

Oltre la barriera del vittimismo

17.09.2024

Cosa hanno in comune i due tentativi di eliminare Trump fisicamente in così breve tempo? Oltre all’importante impatto politico e mediatico, come potrà il nuovo attentato servire agli obiettivi dell’ex presidente in questa nuova fase della sua campagna elettorale? Analisi sul ruolo degli attentati nella vita politica di un candidato molto discusso.

Quanto inciderà sulle elezioni presidenziali USA il nuovo attentato fallito a Donald Trump? Per la seconda volta in poco più di due mesi, i giornali di tutto il mondo sono dominati dalla notizia del tentativo di uccidere il candidato repubblicano. Questa volta in Florida, presso un campo di golf di proprietà del miliardario, senza particolari conseguenze. L’attentatore Ryan Routh, 58 anni, originario delle Hawaii, è stato arrestato e sul suo passato sono già emersi elementi sufficienti per tratteggiarne il profilo. In realtà, le somiglianze con l’attentato di Butler, in Pennsylvania, sono davvero poche. La principale è il luogo aperto, non recintato, con un perimetro vastissimo da presidiare. Per il resto, Routh non è neppure riuscito a sparare. Appostato in un cespuglio a 500 metri da Trump, l’attentatore è stato tradito dalla canna del fucile d’assalto russo AK-47 con mirino telescopico che sporgeva tra le fronde.

Un agente del Secret Service, lo speciale corpo che ha il compito di proteggere il presidente e pochi altri personaggi importanti, ha notato la canna ed esploso alcuni colpi di avvertimento. Routh è fuggito su un SUV scuro. A quel punto – differenza fondamentale rispetto a Butler – è scattata la collaborazione tra Servizio Segreto e la polizia locale, che ha ricevuto la foto della targa, fermato il veicolo e arrestato Routh, il quale non ha opposto resistenza. Non è ancora chiaro come Routh abbia saputo della presenza di Trump, ma il ritrovamento di una GoPro lascia immaginare l’idea di trasmettere l’azione in streaming. Nel complesso, i punti di contatto si limitano alla facilità con la quale personaggi più o meno improbabili – Routh ha una lunga fedina penale, compresi truffa e spaccio – cercano di sfogare le proprie frustrazioni o di trovare i proverbiali 15 minuti di notorietà attraverso le armi. Colpire una persona specifica, per di più protetta, è però più difficile che sparare a casaccio nel mucchio. In termini tecnici, la spiegazione e la valutazione del rischio finiscono qui.

Queste considerazioni fattuali non riducono però l’impatto politico del gesto di Routh. Gli attentati spostano, infatti, l’attenzione dalla mancanza di una vera proposta politica, piuttosto evidente nel dibattito con Kamala Harris, al ruolo di vittima, attraverso il quale Trump si può presentare come vicino agli elettori che si considerano “vittime del sistema”. In un paese che i sondaggi fotografano spaccato in due, questa dimensione del “sacrificio per l’America” potrebbe fare la differenza.
Di contro, sembra quasi impossibile che Harris riesca a trasformare il fallito attentato nella conferma della pericolosità della proliferazione indiscriminata delle armi stimolata dai repubblicani. Proprio Trump aveva in gran parte eliminato le norme che impedivano alle persone con problemi mentali di possedere armi. Nella Florida del governatore repubblicano Ron DeSantis non serve alcun permesso per portare un’arma nascosta addosso, ed anche i non residenti possono girare armati. Nonostante questo, sarà probabilmente Trump a monetizzare, in senso politico, l’attentato.

Credito fotografico: Egarcigu (Eduard Garcia)

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