06.10.2023
L’accordo decennale che valeva 140 milioni di dollari con Electronic Arts non sembra convincere più il massimo ente planetario del pallone. Probabilmente cambia tutto, ma sicuramente per gli utenti del mondo cambia poco.
Se uno legge il nome pensa che sia arrivato qualcosa di nuovo. Ma in realtà EA SPORTS FC 24 non è altro che il vecchio videogioco Fifa, quello diventato il più desiderato al mondo da chi ama console e controller. Una saga cominciata nel 1993 e che ancora oggi macina record di appassionati e di denaro: l’ultima edizione è stata acquistata o scaricata da circa 24 milioni di milioni nel mondo, una cifra che si avvicina al record di 26,3 registrato da Fifa 18. Solo che ora Electronic Arts, il produttore che ha fatto fortuna con il videogame del calcio, rischia di trovarsi un concorrente, perché scaduto appunto l’accordo decennale con la Fifa (valeva 140 milioni di dollari), l’anno prossimo è probabile che vedremo spuntare un Fifa 25 costruito direttamente in casa dal massimo ente planetario del pallone. Ma per il momento, ecco FC 24.
Insomma: cambia tutto, ma alla fine – sentendo le prime impressioni degli appassionati – cambia poco. Il gioco infatti piace perché è così: nel corso degli anni ha acquistato sempre più realtà e ha aggiunto funzionalità di carriera con le valutazioni dei giocati secondo parametri raccolti sui campi (veri) di tutto il mondo. E forse il problema è proprio qui: cosa avere di più? FC 24, infatti, è davvero globale: è disponibile per tutte le piattaforme possibili (PlayStation5, Xbox Series X|S, Pc, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch) e ha anche una versione mobile. In pratica si può giocare contro tutti e dappertutto, utilizzando i vari campionati disponibili, una lista che conta tutti quelli migliori.
Dunque, più di così non si può: quest’anno ES SPORTS ha aggiunto qualche particolare tecnico come l’HyperMotionV, che aumenta la fluidità di gioco utilizzando i dati volumetrici di oltre 180 partite di alto livello: l’estensione di dati reali a cui attinge l’algoritmo per la valutazione, un motore per le fasi della partita ancora più evoluto. E a questo si aggiunge la parte di inclusività che cresce con la maggiore disponibilità di tornei dedicati al calcio femminile. Il che vuol dire che il videogame diventa ancora più corretto, politicamente e nelle sue caratteristiche. Resta ancora qualche particolare, come la presenza di alcune squadre di cui bisogna usare un nome fittizio (Bergamo Calcio, Roma FC e Latium) per mancanza di accordi commerciali.
Ma in definitiva quello dell’ex Fifa è un rito annuale che ormai non può spostare più di tanto la tecnologia. E dunque: il suo successo, sicuramente meritato, rischia però di scontrarsi contro la sete dei fans di avere novità a getto continuo, in un’era in cui l’hitech fa fatica a sfondare nuove barriere e la noia è dietro l’angolo. Perché quelle di FC24, ormai, sembrano ormai partite vere e ultimamente capita che anche le partite vere assomiglino sempre di più a un video gioco.
Il futuro del calcio (anche virtuale) probabilmente è tutto qui.