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Scienza e tecnologia

Scoperte sui Retrovirus Endogeni Umani e le origini preistoriche del Covid

01.06.2023

A Frascati la tappa annuale del progetto di ricerca europeo HERVCOV che si pone l’obiettivo di approfondire la conoscenza sulla riattivazione dei retrovirus in concomitanza della pandemia.

«C’era una volta un gruppo di virus che colpirono gli animali che abitavano il nostro pianeta migliaia di anni fa e che, dopo processi evolutivi, sono entrati a far parte del genoma dell’uomo e delle sue funzioni, divenendo noti come Retrovirus Endogeni Umani. Ma uno di questi retrovirus, circa tre anni fa, è balzato agli occhi di ricercatori e ricercatrici che l’hanno notato riattivarsi anche in concomitanza della pandemia».

È l’incipit al progetto HERVCOV, finanziato dalla Commissione Europea con quasi 7 milioni di euro, coinvolgendo nel consorzio di ricerca enti e aziende di Italia, Croazia, Francia, Grecia e Spagna, unite in collaborazione da quasi un anno nello studio della proteina, che deriva dalla sequenza ENV del retrovirus endogeno umano W.

Affinché tutta la conoscenza non resti patrimonio di pochi, a margine del meeting annuale del mondo dei ricercatori in programma l’8 e 9 giugno all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, le Mura del Valadier di Frascati ospiteranno un’attività di divulgazione scientifica, concentrata nella giornata del 9, che permetterà di visitare i luoghi nel Metaverso di HERVCOV, indossare il camice ed estrarre il DNA dalla frutta, oppure riprodurre il modello a doppia elica e scoprire le differenze con l’RNA. Inoltre, ricercatrici e ricercatori del progetto HERVCOV saranno a disposizione per rispondere a tutte le domande e proporranno laboratori e quiz per mostrare il funzionamento dei retrovirus endogeni umani. Un’occasione per vestire i panni degli scienziati e scoprire, proprio insieme agli attori della ricerca, gli avanzamenti, le tecnologie coinvolte e i risultati attesi.

I Retrovirus Endogeni Umani sono sequenze geniche derivate da infezioni avvenute migliaia di anni fa in diverse specie animali e, attualmente, nell’uomo costituiscono l’8% del suo genoma. L’attivazione di alcune sequenze HERV è stata associata a diverse condizioni sia fisiologiche che patologiche. Alcuni gruppi del consorzio hanno dimostrato che l’attivazione di una specifica proteina, denominata HERV-W-ENV, da parte di SARS-CoV-2, è associata alle forme gravi della COVID-19.

 Lo scorso 5 maggio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sancito la fine dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19. Tuttavia, sono ancora molte le ripercussioni infiammatorie dovute all’infezione da SARS-CoV-2, conosciute come “sindromi post COVID-19”. Innovazione tecnologica e metodologie all’avanguardia sono fondamentali per meglio direzionare la ricerca verso una medicina personalizzata. A tal proposito è stato recentemente installato presso i laboratori di microbiologia e

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