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Verstappen senza rivali, sfida se stesso

11.07.2023

La Red Bull sola al comando, un dominio imbarazzate per i rivali della F1. Tutti al lavoro per adeguare le loro monoposto, ma non è mai abbastanza da impensierire la velocissima “lattina” austro-inglese.

Due Gran Premi in pochi giorni e tre vittorie per il solito Verstappen e la solita Red Bull. Tre perché va contata anche la gara Sprint corsa in Austria a sigillo di una “fame” di vittorie del pilota olandese e della sua fidata e inafferrabile monoposto. Che si tratti di una pista stop and go, cioè da grandi allunghi intervallati da violente frenate, o di una pista tecnica come Silverstone, dove efficienza aerodinamica e stabilità nelle curve veloci sono imprescindibili, per la Red Bull non fa alcuna differenza.

Le prestazioni sono sempre di livello assoluto e non alla portata della concorrenza. Il copione è lo stesso da inizio stagione, Pole in qualifica, ben 7 su 10, e vittoria in gara, 8 non considerando le gare Sprint. Per tutti gli altri team la situazione diventa sconcertante, se non imbarazzante. A cominciare da Mercedes, costretta a rivedere profondamente il progetto e l’impostazione aerodinamica della sua monoposto; qualche miglioramento c’è stato ma non abbastanza da impensierire la velocissima «lattina» austro-inglese.

Cinque podi, ma senza salire sul gradino più alto, non possono certo soddisfare le ambizioni della squadra e del suo pluricampione Hamilton, ma si può dire che una svolta c’è stata nelle ultime corse. Manca la prestazione assoluta in Qualifica mentre in gara si sono visti buoni progressi e costanza di rendimento, indice di una vettura non particolarmente aggressiva sugli pneumatici. A Silverstone c’è stata anche la rinascita della Mc Laren, velocissima in Qualifica e anche in gara; al momento i primi della classe hanno ancora margine, ma il salto di qualità mostrato su una pista molto tecnica qual è Silverstone fa ben sperare per il plurititolato Team.

Notevole anche la prestazione della Williams che ha finalmente abbandonato le posizioni di retrovia e si sta affacciando nel gruppo dei primi cinque team. Deludenti e molto al di sotto delle aspettative le prestazioni di Aston Martin e Ferrari. Dopo un inizio di stagione molto convincente ci si attendeva dall’Aston la zampata tecnica capace di avvicinare la Red Bull; il team infatti dispone, rispetto a quelli più competitivi, di una scorta maggiore di ore di sviluppo in galleria e al CFD, ma al momento sembra che le altre squadre abbiano fatto meglio in termini di sviluppo e così la monoposto verde sembra aver perso il ruolo di seconda forza del mondiale.

Quanto alla Ferrari il noto copione delle ultime stagioni si sta ripetendo. Partenza di stagione con tante, forse troppe aspettative, e poi problemi che affiorano a cominciare dalla grande differenza tra la competitività in qualifica e quella decisamente inferiore in gara. Gli interventi attuati gradualmente da Barcellona a Spielberg, complice il secondo posto di Leclerc in Austria, hanno alimentato aspettative che sono svanite sui curvoni di Silverstone. A cominciare dai piloti, si nota un certo smarrimento e stupore per miglioramenti che si vedono dalle simulazioni ma non in pista; qualcosa sfugge, non è compreso fino in fondo, e ciò alimenta dubbi, incomprensioni e tensioni tra i piloti. Lo stesso atteggiamento di delusione e smarrimento lo si coglie dalle dichiarazioni del Team Principal Vasseur, in equilibrio precario tra il dover commentare un quasi fallimento degli sviluppi e la pervicace speranza di poter uscire da questa situazione nelle prossime gare. Tutto ciò mentre le altre squadre fanno progressi e i tifosi della rossa attendono con altrettanta ostinazione una svolta decisiva.

Credito fotografico:

luglio 08, 2023, Silverstone Circuit, Max Verstappen; Getty Images / Red Bull Content Pool

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