8 Dicembre 2023
Milano, 3°

26.11.2023

La tregua è per definizione e per destino, temporanea. Poi riprende la guerra. Possiamo sperare che la tregua si ripeta, che si allunghi, che soppianti il conflitto tra Israele e Hamas? Non credo. A cinquanta ostaggi liberati a ogni tregua, ce ne vorrebbero almeno altre quattro per restituire tutti i sequestrati alla libertà. Ed è logico supporre che, quando si arriverà agli ostaggi che vestono una divisa, le trattative diventeranno più complicate, le pretese più forti (è curioso vedere come Hamas per prima abbia accettato, adesso che faceva comodo negli scambi, la ratio che una vita israeliana vale quella di tre palestinesi). Chi sta vincendo, questa fase silenziosa del conflitto? Intanto tutti noi: ogni vita salvata è una vittoria. Poi gli Stati Uniti, e Biden. Sono riusciti a conciliare due imprese contrastanti: la difesa di Israele, e il non inimicarsi il mondo arabo e musulmano. È stato più facile contenere l’allargamento del conflitto: l’Iran non vuole giocarsi tutto e si limita mandare avanti i suoi comprimari, i regimi arabi moderati hanno fatto voce grossa e basta. E gli USA sono riusciti a frenare Netanyahu, a imporre prima corridoi umanitari, poi la tregua, restituendosi al ruolo di mediatore supremo, di grande poliziotto buono (non bastasse c’è la flotta, a fare il poliziotto cattivo). Il secondo vincitore – stiamo parlando di una battaglia psicologica e di immagine, in una fase della guerra – è Hamas. In qualche modo è riuscito a normalizzare l’orrore del 7 ottobre, che già in tanti avevano dimenticato, (...)
La tregua è per definizione e per destino, temporanea. Poi riprende la guerra. Possiamo sperare che la tregua si ripeta, che si allunghi, che soppianti il conflitto tra Israele e Hamas? Non credo. A cinquanta ostaggi liberati a ogni tregua, ce ne vorrebbero almeno altre quattro per restituire tutti i sequestrati alla libertà. Ed è logico supporre che, quando si arriverà agli ostaggi che vestono una divisa, le trattative diventeranno più complicate, le pretese più forti (è curioso vedere come Hamas per prima abbia accettato, adesso che faceva comodo negli scambi, la ratio che una vita israeliana vale quella di tre palestinesi). Chi sta vincendo, questa fase silenziosa del conflitto? Intanto tutti noi: ogni vita salvata è una vittoria. Poi gli Stati Uniti, e Biden. Sono riusciti a conciliare due imprese contrastanti: la difesa di Israele, e il non inimicarsi il mondo arabo e musulmano. È stato più facile contenere l’allargamento del conflitto: l’Iran non vuole giocarsi tutto e si limita mandare avanti i suoi comprimari, i regimi arabi moderati hanno fatto voce grossa e basta. E gli USA sono riusciti a frenare Netanyahu, a imporre prima corridoi umanitari, poi (...)
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Cronaca, Spettacolo

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