Non è un’ipotesi, è un dato di fatto: il 2024 è stato l’anno più caldo della storia umana. Lo confermano i dati delle principali agenzie climatiche internazionali, che registrano temperature medie globali superiori di oltre 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.
I numeri raccontano una crisi che si sta aggravando: ogni singolo mese del 2024 ha battuto i precedenti record di caldo, con picchi impressionanti in Europa, Nord America e Asia. Le ondate di calore hanno reso invivibili intere regioni, spingendo i governi ad adottare misure di emergenza.
Ma il caldo anomalo non è stato l’unico segnale allarmante. Il 2024 ha visto un’escalation di eventi estremi:
- Incendi devastanti in Canada, Australia e Grecia, con milioni di ettari di foresta ridotti in cenere;
- Alluvioni catastrofiche in Brasile, Cina e Italia, che hanno sommerso intere città e sfollato migliaia di persone;
- Scioglimento record dei ghiacciai in Groenlandia e Antartide, con un aumento dell’innalzamento del livello del mare.
Gli scienziati non hanno dubbi: la crisi climatica è accelerata. E se il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, il rischio è che il 2025 possa essere ancora peggiore. Senza un taglio immediato alle emissioni di gas serra, l’impatto del riscaldamento globale diventerà sempre più devastante e irreversibile.
L’umanità è ancora in tempo per agire, ma il margine si sta riducendo sempre di più.