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Salute

Viaggiare con il figlio neonato si può, ma attenzione!

01.08.2023

Un momento cardine per la vita di moltissime famiglie, felice ma potenzialmente spaventoso: è la Società Italiana di Neonatologia a fornire 10 importanti consigli a mamme e papà. Ecco quali sono.

L’arrivo dell’estate può rappresentare un momento epocale per una specifica categoria di famiglie: quelle che per la prima volta arrivano all’attesissimo momento delle ferie dopo la nascita di un figlio. Soprattutto se si tratta del primogenito, però, può capitare che i neogenitori non siano del tutto preparati alla nuova situazione: è opportuno partire per le vacanze con un bimbo molto piccolo? E se sì, come ci si deve comportare esattamente? Ebbene: esiste un decalogo per aiutare mamme e papà a comportarsi nel modo migliore in un momento tanto felice e, al contempo, così potenzialmente spaventoso.

A metterlo a punto è stata la Società Italiana di Neonatologia (SIN), con dieci importanti consigli che spaziano dalle mete ideali all’abbigliamento da adottare, fino alla gestione del caldo. Innanzitutto, l’età del bambino: un neonato può vivere la sua prima vacanza quando è ancora davvero molto piccolo. L’unica indicazione è che abbia superato i 10 giorni di vita, periodo in cui è fondamentale la reperibilità del pediatra. Riguardo alle possibili mete, è ideale la montagna: il clima è più fresco rispetto a quello del mare e anche l’aria tendenzialmente più pulita. Attenzione però a non superare i 2000/2500 metri di quota e a trascorrere nella località un periodo di tempo significativo. In ogni caso, superiore a un semplice weekend.

Riguardo agli spostamenti, non è sbagliato viaggiare in macchina purché in presenza di condizioni climatiche adeguate. Che non vuol dire troppo fresche:
l’aria condizionata deve essere inferiore alla temperatura esterna solo di qualche grado (e mai scendere sotto i 22/23);
ideale viaggiare in fasce orarie non centrali della giornata e, nel momento della poppata, prevedere una sosta; A tal proposito, se il neonato appare più irrequieto del solito va allattato più frequentemente, evitando di fargli bere acqua anche quando appaia accaldato.

Ovviamente il bimbo non deve mai essere esposto direttamente ai raggi solari. Ombrelloni o più banalmente carrozzine permettono questa soluzione, inopportuno l’utilizzo di creme solari (se non in occasioni particolarissime e con prodotti che abbiano filtro fisico). Antico “rimedio della nonna” da evitare è invece quello di coprire troppo il neonato: la sua percezione della temperatura è uguale alla nostra. Preferibili quindi indumenti chiari e leggeri, di fibre naturali, che lascino scoperti gli arti. Giustissimo invece il ricorso ai cappellini a falda ampia, che lo proteggano dall’esposizione al sole.

Le attività più adatte in vacanza sono le passeggiate all’aperto, accompagnate da massaggi, racconti ad alta voce, canto. Questi momenti, se accompagnati ai rumori della natura in sottofondo, sono ideali. No invece ai bagni, in mare o anche in piscina: lo sbalzo termico può essere nocivo, come eventuali contaminazioni dell’acqua. Evitare anche spray anti-insetto: meglio le zanzariere o, al massimo, prodotti con oli naturali (citronella, eucalipto, geranio).

Riguardo ai farmaci, mai prendere iniziative senza consultare il pediatra. In generale sono però consigliati antipiretici, integratori di vitamina D, creme anti-arrossamento. Infine, ma non per importanza: la prima vacanza di un neonato è importantissima per lui, ma lo è anche per i suoi genitori.

Mamma e papà devono rilassarsi a propria volta, evitando di destinare le attenzioni solo ed esclusivamente al bimbo.

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