14 Novembre 2025
/ 14.11.2025

Metropoli in movimento: Torino, Firenze e Roma cambiano marcia

L’Urban Award 2025, promosso da Anci e ideato da Ludovica Casellati, quest’anno racconta chi sta ridisegnando il modo stesso di vivere la città

C’è un’Italia che prova a uscire dalla palude del traffico e lo fa in modo concreto: con cantieri, regolamenti, incentivi, qualche coraggioso taglio alle vecchie abitudini. L’Urban Award 2025, promosso da Anci e ideato da Ludovica Casellati, quest’anno racconta chi sta ridisegnando il modo stesso di vivere la città. E la sorpresa è che in testa non ci sono solo i piccoli Comuni, più agili, ma tre metropoli che – ognuna a modo suo – hanno deciso di mettere mano al volante: Torino, Firenze e Roma.

Torino, la capitale del “cambiare si può”

Il primo posto del podio non arriva per caso. Torino ha costruito una rete di mobilità che cuce università, quartieri popolari e centri direzionali. Quindici chilometri di ciclabili universitarie che collegano stazioni e poli accademici, una piazza restituita ai pedoni, scuole liberate dalle auto davanti ai cancelli. E poi corso Racconigi, laboratorio di come dovrebbe essere una strada nel 2025: più verde, più sicurezza, più superfici drenanti. Un’idea di città che respira.

Firenze: quando la bici diventa un patto sociale

Al secondo posto, Firenze ripropone una lezione elementare spesso dimenticata: se vuoi cambiare i comportamenti delle persone, facilita il cambiamento. La campagna “Pedala, Firenze ti premia” ha convinto migliaia di cittadini a trasformare i loro spostamenti quotidiani in una sorta di micro-investimento ambientale: 3,3 milioni di chilometri pedalati e un gettito di incentivi che hanno rimesso in moto ecologia e portafogli. Accanto, sharing e trasporto pubblico spinti con decisione, per far incastrare i vari pezzi del puzzle.

Roma: la sharing mobility torna adulta

Roma chiude il podio con un risultato su cui nessuno, fino a pochi anni fa, avrebbe scommesso. La giungla dei monopattini è stata domata: stalli obbligatori, mezzi distribuiti anche nelle periferie, regole finalmente comprensibili. E gli effetti si vedono: oltre 11 milioni di noleggi in un anno e quasi 6 mila tonnellate di CO₂ evitate. Roma non ha ancora risolto la sua storica dipendenza dall’auto, ma ha imboccato la corsia giusta.

Palermo e Noceto: la creatività non va mai in vacanza

Fuori dal podio, due storie esemplari. Palermo – menzione speciale di Intesa San Paolo – ha trasformato la ciclabilità in un gioco collettivo: premi chilometrici, ciclogaming, scuole che si sfidano, quartieri che riscoprono il piacere di muoversi in silenzio. Noceto, 13 mila abitanti in provincia di Parma, da anni coltiva una mobilità così ordinata da sembrare una fiaba: camminamenti protetti, parchi ciclopedonali, e un Piedibus che ogni giorno accompagna a scuola 200 bambini con l’aiuto di 75 volontari. Se c’è una dimostrazione che la rivoluzione della mobilità può essere gentile, è qui.

“Per anni abbiamo visto i piccoli Comuni fare da apripista, dimostrando che la mobilità sostenibile è possibile”, commenta Ludovica Casellati, ideatrice di Urban Award. “Oggi, finalmente, anche le grandi città sono protagoniste. Torino, Firenze e Roma ci dimostrano che le metropoli italiane non sono condannate al traffico e allo smog: possono cambiare, con visione, strumenti concreti e coraggio politico. Questi progetti non sono solo interventi tecnici, ma vere e proprie trasformazioni culturali che mettono al centro le persone, la qualità della vita e il futuro delle nostre comunità urbane. Accanto a loro, Palermo e Noceto ci ricordano che innovazione e tradizione, grande e piccolo, possono convivere e ispirarsi a vicenda”.

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