26 Novembre 2025
/ 26.11.2025

Most 2025, la mobilità del futuro si fa strada

L’eventoha portato a Roma prototipi e soluzioni green e digitali per trasporto urbano, aereo, ferroviario e marittimo. Citycar elettriche, smart road e droni tracciano la strada verso una mobilità sicura, sostenibile e inclusiva

Nei giorni scorsi Roma ha ospitato Most 2025, un appuntamento che ha riunito università, aziende e istituzioni per parlare di mobilità sostenibile. Dopo tre anni di lavoro finanziati dal Pnrr, il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile ha mostrato come muoversi in città e fuori possa diventare più pulito, intelligente e accessibile a tutti.

Oltre 2.000 ricercatori, 700 nuove persone assunte, 91 progetti avviati. Numeri che raccontano un’Italia capace di fare rete su temi cruciali: dalle auto elettriche ai treni, dai droni alle biciclette smart, fino alle strade che “parlano” con i veicoli. Due giornate intense in cui il futuro della mobilità è diventato presente, tangibile, pronto per essere toccato con mano.

@Most 2025

All’Auditorium della Tecnica, più di trenta prototipi hanno dato forma alle idee.

Auto elettriche che pensano al futuro

Le citycar esposte rappresentano un salto di qualità: non solo motori elettrici, ma sistemi di doppia batteria intercambiabile che risolvono il problema dell’autonomia limitata. La vera innovazione? Questi accumulatori si possono ricaricare tramite pannelli solari integrati, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica.I kit modulari per la guida autonoma dimostrano che questa tecnologia non è riservata alle auto di lusso: possono essere installati su diverse piattaforme, rendendo accessibile ciò che fino a ieri sembrava fantascienza.

Ma l’intelligenza di questi veicoli va oltre. I sistemi di controllo avanzato regolano in tempo reale accelerazione e frenata, ottimizzando ogni movimento e riducendo i consumi energetici fino al 10%. Abbinati a pneumatici con coefficiente di rotolamento ridotto e adaptive control, questi veicoli urbani diventano più leggeri, efficienti e alla portata di tutti. È la dimostrazione che sostenibilità ed economia possono andare di pari passo.

Bici intelligenti per città più vivibili

La rivoluzione della mobilità passa anche dalle due ruote. Le city bike e cargo bike presentate a Most non sono semplici biciclette elettriche: sono veri concentrati di tecnologia. Sensori integrati monitorano costantemente lo stato del mezzo, prevedendo quando sarà necessaria la manutenzione prima che si verifichino guasti. La comunicazione V2X (Vehicle-to-Everything) permette a queste bici di dialogare con semafori, attraversamenti pedonali e altri veicoli, aumentando la sicurezza di chi pedala.

I telai modulari rappresentano un’altra frontiera: grazie a componenti stampati in 3D, è possibile riconfigurare rapidamente una bici da trasporto personale trasformandola in una cargo bike per consegne dell’ultimo miglio. Questa versatilità risponde a un bisogno reale delle città moderne, dove la logistica urbana cerca soluzioni agili e a basso impatto. E per l’energia? Le stazioni di ricarica fotovoltaiche autonome possono alimentare contemporaneamente fino a sei e-bike, creando punti di rifornimento completamente indipendenti dalla rete elettrica tradizionale.

Verso nuovi orizzonti: aria e mare

L’innovazione non si ferma alla strada. Nel settore aereo, i droni Bvlos (Beyond Visual Line Of Sight) rappresentano il futuro della sorveglianza e della logistica: possono operare oltre la linea visiva del pilota, anche in condizioni meteorologiche difficili. Le piattaforme avanzate sono state testate per sicurezza, rumorosità e prestazioni aerodinamiche, aprendo la strada a utilizzi che vanno dal monitoraggio delle infrastrutture alle consegne urgenti in aree remote.

Nel trasporto marittimo, le imbarcazioni modulari alimentate a energia solare e idrogeno dimostrano che anche il mare può diventare più pulito. I materiali compositi ultraleggeri non solo riducono i consumi, ma migliorano la manovrabilità e la sicurezza. Alcune di queste soluzioni sono già state messe alla prova in competizioni internazionali, ottenendo risultati che confermano la validità dell’approccio italiano all’innovazione nautica.

Le strade diventano intelligenti

La vera rivoluzione della mobilità inizia quando veicoli e infrastrutture iniziano a collaborare. Sulla tangenziale di Napoli è in corso una sperimentazione che trasforma l’asfalto in una piattaforma digitale: sensori distribuiti lungo il percorso e connessione 5G permettono uno scambio continuo di informazioni tra automobili e strada. I veicoli ricevono avvisi in tempo reale su code, incidenti o condizioni meteo pericolose, mentre l’infrastruttura raccoglie dati sui flussi di traffico per ottimizzare la gestione complessiva.

Il cuore di questo sistema è il mobilitydigital twin, un gemello digitale della città che elabora milioni di dati ogni istante. Non si limita a fotografare la situazione: genera strategie attive per ridurre congestione, emissioni e rischio di incidenti. È come avere un cervello che pensa costantemente a come far scorrere meglio il traffico, rendendo le città più respirabili e sicure.

Per capire come le persone reagiscono a questa nuova mobilità, i ricercatori utilizzano simulatori in realtà virtuale e sensori biometrici. L’obiettivo è studiare il comportamento degli utenti in scenari di mobilità mista, dove veicoli tradizionali guidati da persone convivono con auto autonome. Comprendere le reazioni umane è fondamentale per progettare sistemi che siano non solo tecnologicamente avanzati, ma anche accettati e compresi da chi li utilizza ogni giorno.

Treni più smart per linee più efficienti

Il trasporto ferroviario sta vivendo una trasformazione silenziosa ma profonda. I treni bimodali presentati aMost sono pensati per dare nuova vita alle linee secondarie: possono viaggiare sia su tratti elettrificati che su linee tradizionali, garantendo connessioni anche in zone dove l’elettrificazione completa risulterebbe troppo costosa.

La manutenzione predittiva basata su intelligenza artificiale analizza costantemente lo stato di binari, locomotori e carrozze, individuando potenziali problemi prima che causino guasti o ritardi. Questo approccio non solo migliora l’affidabilità del servizio, ma riduce i costi di gestione. I droni Vtol (Vertical Take-Off and Landing) completano il quadro: sorvolano le linee non elettrificate, inviando immagini ad alta risoluzione ai centri di controllo per monitorare lo stato dell’infrastruttura anche nei tratti più remoti e difficili da raggiungere.

Dalla ricerca alla strada

Ogni prototipo esposto, ogni tecnologia sperimentata rappresenta un tassello di un puzzle più grande: quello di un Paese che vuole essere protagonista della transizione ecologica e digitale.

La sfida ora è portare queste innovazioni dalla fase sperimentale a quella di adozione diffusa. Significa rendere le auto elettriche accessibili, le infrastrutture intelligenti capillari, i trasporti pubblici più efficienti. Significa formare professionisti capaci di gestire queste nuove tecnologie e creare un ecosistema normativo che favorisca l’innovazione senza sacrificare la sicurezza.

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