2 Dicembre 2025
/ 2.12.2025

Asia travolta dall’acqua

Il Sud-Est piegato dal maltempo estremo. Un novembre che si trasforma in catastrofe

La fine di novembre ha colpito il Sud-Est asiatico con una violenza insolitamente intensa. Indonesia, Sri Lanka e Thailandia si sono ritrovate sommerse da piogge torrenziali, cicloni e frane che hanno sconvolto territori già fragili. In poche ore fiumi ordinari sono diventati torrenti devastanti, mentre intere colline hanno ceduto sotto l’impatto dell’acqua. Il bilancio complessivo supera ormai la soglia delle mille vittime e resta ancora incerto il numero dei dispersi, perché molte comunità sono isolate e difficili da raggiungere. È una tragedia in evoluzione, che si allarga man mano che le squadre di soccorso riescono ad avanzare tra strade sbriciolate e ponti crollati.

L’Indonesia al centro della tempesta

Fra i paesi colpiti, l’Indonesia è quello che conta il numero maggiore di morti. Le aree di Sumatra sono state investite da precipitazioni eccezionali, capaci di trascinare case, veicoli e interi villaggi. Le autorità parlano di centinaia di vittime e di comunità bloccate senza acqua potabile né elettricità. In più punti della provincia di Aceh gli elicotteri sono l’unico modo per portare aiuti o evacuare i sopravvissuti. Le infrastrutture sono state letteralmente cancellate e il rischio principale è che nuove frane, favorite dal terreno saturo d’acqua, colpiscano aree già devastate.

Sri Lanka sommerso tra fiumi esondati e frane

Anche lo Sri Lanka sta vivendo giorni di angoscia. Il ciclone Ditwah ha trasformato il sistema idrografico del Paese in un gigantesco bacino in piena. Attorno a Colombo i quartieri allagati si estendono per chilometri e molti edifici risultano ancora sott’acqua. In molte zone collinari dell’interno, già segnate da anni di disboscamento e instabilità del suolo, voragini hanno travolto abitazioni e strade. Il numero delle vittime cresce a ogni rilevazione, così come quello degli sfollati, che ora trovano rifugio in centri di emergenza dove mancano medicine, cibo e servizi essenziali. Le autorità temono che la mancanza di acqua potabile possa aprire la strada a nuove emergenze sanitarie.

Thailandia in difficoltà nel Sud del Paese

Il Sud della Thailandia non è stato risparmiato. Le piogge monsoniche hanno allagato intere province, rendendo impossibile la circolazione e isolando decine di comunità. L’acqua ha invaso scuole, ospedali e mercati locali, bloccando il Paese proprio nel periodo dell’anno in cui il turismo torna a crescere. Le autorità stanno cercando di distribuire aiuti e di evacuare le zone più esposte, ma le condizioni meteorologiche restano instabili e il terreno, ormai saturo, non assorbe più nulla.

Quando il clima incontra la fragilità del territorio

Gli scienziati sono concordi: episodi di questa intensità non possono più essere considerati eccezioni isolate. Oceani sempre più caldi, cicloni che si intensificano rapidamente, monsoni meno prevedibili formano un quadro coerente con l’evoluzione della crisi climatica. Ma la meteorologia non è l’unico fattore in gioco. La deforestazione, l’urbanizzazione caotica e la gestione inefficiente del territorio hanno trasformato regioni vulnerabili in vere trappole. In Sri Lanka le frane hanno colpito soprattutto aree che da anni denunciano un’eccessiva pressione edilizia; in Indonesia la perdita di foreste tropicali ha lasciato pendii instabili e privi di protezione naturale.

Il conto dell’emergenza: soccorsi in affanno e comunità isolate

La risposta istituzionale corre, ma è frenata da ostacoli materiali enormi. In Indonesia e Sri Lanka esercito, protezione civile e volontari operano senza sosta, ma molte aree restano irraggiungibili. Le comunicazioni sono intermittenti, i soccorritori devono muoversi tra fango, detriti e blackout. In alcuni distretti si continua a segnalare la presenza di persone bloccate sui tetti o sugli alberi, salvate solo dopo molte ore o, in alcuni casi, troppo tardi. I timori ora riguardano anche le conseguenze a medio termine: epidemie, scarsità di cibo, prezzi in crescita e un impatto economico che si abbatterà soprattutto sulle famiglie più povere.

Quel che sta accadendo nel Sud-Est asiatico non può essere liquidato come un incidente meteorologico. È un fenomeno coerente con un quadro generale in cui il clima cambia più in fretta della capacità dei governi di adattarsi. Le regioni tropicali e monsoniche stanno mostrando con chiarezza cosa significa vivere in un mondo dove gli eventi estremi diventano la regola.

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