Nuovo capitolo per l’affaire cani in volo assieme ai proprietari. L’imbarco con il proprio animale in cabina dovrebbe essere sempre più vicino. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato, infatti, la delibera del Consiglio di Amministrazione Enac di inizio novembre sulle Linee guida operative dei voli con pet. Di fatto si tratta della “cornice” di regole che dovranno seguire le compagnie aeree per gestire la presenza, in cabina passeggeri, di cani con peso superiore agli attuali limiti, cioè fino a 30 kg.
“Far viaggiare in cabina i nostri amici animali, componenti a pieno titolo della famiglia, è diventato realtà, in attuazione dell’art.9 della Costituzione, nel rispetto del benessere animale e delle nuove esigenze sociali e culturali. Siamo il primo Paese ad adottare un simile approccio che non considera i pet alla stregua di pacchi”, ha commentato il presidente Enac Pierluigi Di Palma. E questo, non c’è dubbio, è un bel traguardo. Il nuovo corso italiano è stato presentato anche all’International Civil Aviation Organization, riunita in assemblea generale proprio qualche settimana fa. Un’occasione anche per evidenziare i rischi del trasporto degli animali in stiva e invitare la comunità internazionale a rivedere gli standard in chiave più inclusiva.
Ci eravamo lasciati qualche settimana fa con i primi pet-voli. Com’è andata la sperimentazione? Le prime valutazioni hanno indicato la concreta fattibilità del progetto. I cani di oltre 30 kg di peso – è stato evidenziato durante la sperimentazione – potranno viaggiare accanto ai propri proprietari senza compromettere gli standard di sicurezza e di comfort dei passeggeri e degli animali stessi. Uno dei punti più insidiosi riguardava il numero di animali consentiti per singolo volo: si è arrivati ad una decisione anche su questo. Le compagnie aeree interessate, potranno ospitare al massimo sei cani per ciascun viaggio. Insomma, ciotola e guinzaglio in valigia perché si parte. A breve…
