24.12.2023
Aumenta il numero di persone senza fissa dimora in tutta Europa. Fenomeno che la Comunità Europea ha deciso di eliminare entro il 2030 stanziando un fondo anche a sostegno di progetti innovativi e misure politiche volte risolvere il problema dei senzatetto e dell’esclusione abitativa.
Oltre quindici milioni di euro per dare sostegno alle persone senza fissa dimora che sono in aumento anche nell’Unione europea. Sono i fondi di un bando aperto nell’ambito della componente EaSI del programma comunitario FSEPlus, intitolato “Pratiche di innovazione sociale per combattere la mancanza di fissa dimora”. Potranno essere cofinanziati progetti innovativi e/o misure politiche volte ad affrontare il problema dei senzatetto e dell’esclusione abitativa, sperimentando approcci integrati che coprano ambiti quali la prevenzione, l’accesso all’alloggio e i servizi abilitanti.
Si punta a cercare di prevenire e ridurre il fenomeno dei senzatetto in tutta l’Unione europea, in linea con il principio 19 del “Pilastro europeo dei diritti sociali” e con la “Dichiarazione di Lisbona sulla Piattaforma europea per la lotta contro la mancanza di una fissa dimora”. Possono essere cofinanziati interventi di sperimentazione sociale nel campo della homelessness (senza fissa dimora) e dell’esclusione abitativa implementati su piccola scala, prima di essere implementati in altri contesti o su scala più ampia se i risultati si dimostrassero convincenti. Inoltre, attività di capacity building dei principali stakeholder coinvolti negli interventi di sperimentazione sociale, quali enti del settore non-profit, autorità pubbliche o imprese sociali/cooperative sociali, attivi a livello locale, regionale e nazionale. Per realizzare queste attività, i beneficiari possono optare anche per il sostegno finanziario a terzi (re-granting). Gli aiuti sono destinati a persone giuridiche con sede legale in uno degli Stati dell’Unione Europea, compresi i “Paesi e territori d’oltremare”, e due delle tre nazioni dell’Associazione europea di libero scambio (Norvegia e Islanda, escluso il Liechtenstein), e possono partecipare anche organizzazioni internazionali. Secondo i dati della Federazione europea delle organizzazioni nazionali che lavorano con i senzatetto (Feantsa), i numeri sono in aumento per diverse cause: disagio psichico, frammentazione e disgregazione delle famiglie, solitudine, mancanza di reti di supporto ben organizzate, immigrazione illegale, mancanza di fondi, carenza di personale adeguato a supporto dei senza dimora, aumento della popolazione in aree urbane in cui aumentano le zone «dormitorio» senza servizi sociali.
Con il termine “senzatetto” non si intendono esclusivamente le persone che non hanno un posto regolare dove dormire, ma anche quelle costrette a ricorrere a sistemazioni di emergenza. Alcune delle principali città europee hanno visto aumentare il numero di persone senza fissa dimora, tra cui Barcellona con 1.063 persone all’addiaccio nel 2022, con un aumento del 19% in un solo anno. A Parigi, il 69% dei 2.598 senzatetto si trova in questa condizione da più di un anno. Un peggioramento delle condizioni è stato riscontrato a Dublino, in Irlanda, dove il numero di persone costrette a vivere nei servizi pubblici è aumentato del 31%. Già nel giugno 2021 l’Unione europea aveva creato una piattaforma europea per affrontare il problema, con l’obiettivo di risolverlo completamente entro il 2030. La piattaforma ha istituito un gruppo di lavoro per mobilitare i fondi forniti dalla Commissione europea e dal Consiglio d’Europa e sostenere i programmi politici per l’inclusione sociale.