27.12.2023
Astroturfing e trolling, non farsi influenzare dalla rete è diventato un vero impegno. Un personaggio dice una frase meritevole di disapprovazione, subito arriva la pioggia degli insulti automatizzati per demolirlo. Parte l’era delle influencer dotate di intelligenza artificiale.
Internet ha profondamente modificato le nostre modalità: interagiamo con il mondo, ma questa connettività globale ha anche aperto a un fenomeno pericoloso come quello della manipolazione online. Per questo si è molto attenti al tema privacy e raccolta di dati sensibili. Un processo che talvolta permette la profilazione degli utenti e la conseguente personalizzazione dei contenuti e delle pubblicità.
Ma in che modo è possibile influenzare le opinioni? Attraverso le cosiddette fake news. Il Covid nel 2020 è stato un esempio lampante: dal web parlavano agenzie, giornali, politici, virologi e persone comuni che raccontavano la loro esperienza sempre diversa e talvolta fuorviante. Come farsi sentire maggiormente? Come far sì che una voce prevalga sull’altra? Tramite algoritmi che però, talvolta, personalizzano troppo i contenuti mostrati. È così che si crea la cosiddetta “bolla di informazioni”, in cui i contenuti che troviamo sui nostri social vanno sempre a confermare le nostre opinioni preesistenti, amplificando così di conseguenza litigi, odio e pregiudizi.
Anche nel commercio si diventa vittime di queste manipolazioni, quando il design diventa persuasivo e spinge gli utenti a compiere azioni che non interessano davvero. Ad esempio: si stanno cercando ricette con cibi sani per la cena? Ecco che ci chiedono di cliccare per un menù settimanale, che però poi ci chiede di pagare una dieta con nutrizionista e ci vendono i prodotti.
Avete mai sentito parlare dell’astroturfing? Magari in tempo di elezioni americane; si tratta di una pratica utilizzata per far credere agli elettori che ci sia un’alta percentuale di persone a favore di una certa misura politica o simpatizzante per un candidato piuttosto che l’altro, cercando di condizionare in questo modo la decisione di voto. Qui subentrano anche i “trolling”, ovvero gruppi organizzati per cambiare le sorti di alcune discussioni e diffondere pensieri divergenti. Un personaggio dice una frase meritevole di disapprovazione? Una pioggia di insulti automatizzati, ma che sembrano reali.
Per non parlare della vera e propria creazione di account falsi o personaggi creati ad hoc. Avete mai sentito parlare di Aitana Lopez? È una stupenda modella virtuale creata con l’Intelligenza Artificiale (AI) generativa dall’agenzia spagnola di modelle “The Clueless”.
Fate perciò sempre attenzione al tema della verifica dell’identità; la consapevolezza di tutti gli utenti, insieme a misure proattive da parte delle piattaforme e delle autorità, è fondamentale per proseguire un uso intelligente e sicuro del web.