11.02.2024
«La storia narrata in ‘We will Rock You’ cresce e si evolve insieme ai tempi che passano». Scritto dodici anni fa da Ben Elton insieme agli ex dei Queen, Roger Taylor e Brian May, lo show, campione di incassi in tutto il mondo, è tornato in tutte le principali città italiane.
Il mondo è governato da una multinazionale digitale, padrona incontrastata del Pianeta, in maniera scellerata, ha di fatto cancellato e proibito la musica, poiché considerata dal potere pericolosa in quanto simbolo di unione e condivisione. E così i due protagonisti insieme ad un gruppo di persone molto diverse tra loro, ma accomunate dalla voglia di resistere alle forze del conformismo, si ribellano e, alle prese con frustrazioni e sogni, combattono insieme per conquistare la possibilità di regalare a sé stessi una vita diversa e un futuro migliore.
Con le parole e la musica del gruppo di Freddie Mercury, suonata dal vivo da una band che si svela verso la fine dello spettacolo, il regime guidato da Killer Queen viene alla fine abbattuto.
I brani dei Queen, cantati in lingua originale e suonati rigorosamente live, coinvolgono per oltre due ore e mezza di spettacolo. Bellissimi anche i costumi e le scenografie, coinvolgenti i protagonisti Alice Grasso in Scaramouche, Damiano Borgi che interpreta Galileo, Paolo Barillari nei panni di Khashoggi. Straordinaria la Killer Queen di Natascia Fonzetti. Coreografie esplosive, emozioni, risate trascinano al centro della storia.
Prodotto per l’Italia da Claudio Trotta per Barley Arts e diretto da Michaela Berlini, è tornato nei teatri italiani con una nuova veste. «‘We Will Rock You’ anche quest’anno avrà il ritmo e l’incisività di sempre grazie alle meravigliose canzoni dei Queen che tessono il ritmo narrativo di tutta la storia e grazie alle voci incredibili degli artisti sul palco che sanno emozionare. La storia narrata in ‘We will Rock You’ cresce e si evolve insieme ai tempi che passano…anche quest’anno ci saranno dialoghi diversi, battute nuove, poiché parte del testo è stato nuovamente rivisitato per renderlo aderente alla realtà in cui viviamo». Ha dichiarato la regista. «Sono temi sui quali ci si interroga quotidianamente: accentramento del potere, controllo, differenza tra insegnamento e indottrinamento, omologazione attraverso la creazione di bisogni, algoritmi, intelligenza artificiale, social e come tutto ciò si ripercuote nelle relazioni sociali.
Ed ecco quindi, l’egocentrismo sfrenato, il timore di esprimere sé stessi perché ci si sente diversi, la paura del giudizio spesso cattivo e lapidario delle persone e ancora la paura del futuro, in relazione anche allo stato di salute del pianeta, ma per fortuna anche e soprattutto voglia di cambiare le cose, voglia di scappare dall’omologazione attraverso la conoscenza, voglia di non essere isolati ma di stare insieme attraverso la musica». La vera protagonista dello spettacolo è la Musica, come racconta Michaela Berlini. «…è la musica dal vivo, quella suonata con strumenti veri, quella che si fa insieme, simbolo di partecipazione e creatività, elementi fondamentali da cui partire per generare un cambiamento. In questa chiave ‘We Will Rock You’ non è solo un titolo ma è una promessa».
credito fotografico: Daniele Chatrian