03.07.2024
Il governatore sudafricano: conseguenza di uso finanza come arma
Roma, 3 lug. (askanews) – La frammentazione della finanza internazionale e le manovre delle grandi economie emergenti -solitamente raggruppate sotto l’acronimo di “Brics” – è risposta consequenziale, anche se non voluta, all’utilizzo della finanza stessa come “arma”, come accaduto con le sanzioni contro la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. È la stridente risposta con cui il governatore della banca centrale del Sudafrica, Lesetja Kganyago, ha replicato al presidente del Financial stability board, Klaas Knot, che è anche governatore della Banca centrale olandese, durante un inedito faccia a faccia al forum annuale della Bce a Sintra, in Portogallo.
“Se ci fossero stati dubbi sul fatto che le sanzioni avesero funzionato ecco qui. Possono aver funzionato nella direzione sbagliata, ma hanno funzionato – ha detto -. Quindi, la finanza è stata per così dire utilizzata come un’arma che taglia le persone fuori dai sistemi chiavi: e loro troveranno alternative”.
A partire dal 2022 si sono moltiplicate le iniziative da parte di giganti emergenti e asiatici per creare sistemi di pagamento e interscambio alternativi rispetto a quelli tradizionalmente basati sul dollaro e sull’euro. Peraltro diverse di queste iniziative vengono portate avanti dai paesi promotori sotto l’egida da della Banca dei regolamenti internazionali, come la piattaforma Mbridge o il sistema Nexus sui pagamenti instantanei. I maggiori di questi Paesi sono Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, da cui l’acronimo Brics.
Secondo il governatore sudafricano tutto questo “non penso abbia senso dal punto di vista economico. Tuttavia quando inizi a dire alla gente che resterà tagliata fuori dalla finanza globale, la gente creerà un sistema diverso”.
“Mi sono preoccupato – ha raccontato Kganyago – quando ho parlato con alcuni gestori di asset e mi hanno detto che ‘allora visto che ora le riserve possono essere sequestrate iniziamo a guardare altrove, iniziamo a guardare ad altri meccanismi di deposito’, che avremmo avuto una frammentazione. Questo significa che non dovremmo lavorare verso un sistema che consenta a tutti di operare tra loro? Assolutamente no – ha avvertito – dobbiamo continuare il lavoro perché sono coloro tra noi che sono ai margini del sistema finanziario che finiranno per pagare il prezzo della frammentazione”. (fonte immagine: ECB 2024).