21 Novembre 2024
Milano, 7°

Spazio

Operazione Ramses per difendere la Terra

22.07.2024

«Ramses dimostrerà che l’umanità può dispiegare una missione di ricognizione per incontrare un asteroide in arrivo in pochi anni». L’Agenzia Spaziale Europea pronta a lanciare una missione planetaria per studiare da vicino l’asteroide Apophis durante il passaggio ravvicinato alla Terra nell’aprile 2029.

Trent’anni fa, nel 16 luglio 1994, i telescopi di tutto il mondo osservarono gli effetti dell’impatto di frammenti della cometa Shoemaker-Levy 9 sulla superficie di Giove. Un evento di tale intensità da indurre a pensare come impedire che questo accada alla Terra mediante strumenti di difesa planetaria. Da allora si sono fatti passi in avanti e oggi il programma di sicurezza spaziale dell’ESA si appresta a varare la missione RAMSES, che permetterà all’omonima sonda di andare incontro all’asteroide 99942 Apophis e sorvolarlo in modo sicuro durante il suo passaggio ravvicinato alla Terra nel 2029. L’obiettivo è studiare l’asteroide mentre la gravità terrestre ne altera le caratteristiche fisiche. Con un diametro che si attesta attorno ai 375 metri e le dimensioni simili a una nave da crociera, l’asteroide Apophis passerà il 13 aprile 2029 a circa 32 000 km dalla superficie terrestre, un decimo della distanza che ci separa dalla Luna. Gli astronomi hanno escluso ogni possibilità che l’asteroide possa entrare in rotta di collisione con il nostro pianeta. Ma è chiaro che il sorvolo di Apophis del 2029 rappresenta un’opportunità unica per la scienza in ottica di difesa planetaria. Durante l’incontro ravvicinato con Apophis prima che passi sulla Terra e la successiva fase di accompagnamento durante il sorvolo, gli strumenti della sonda RAMSES permetteranno di osservare come l’asteroide viene deformato e modificato dalla gravità del nostro pianeta. Utilizzando una serie di strumenti scientifici, il veicolo spaziale condurrà un’indagine approfondita, valutando la forma, la superficie, l’orbita, la rotazione e l’orientamento dell’asteroide. Analizzando come cambia Apophis durante il sorvolo, gli scienziati impareranno molto sulla risposta di un asteroide alle forze esterne, nonché sulla composizione, la struttura interna, la coesione, la massa, la densità e la porosità. Tutte queste proprietà sono molto importanti per valutare il modo migliore per deviare un asteroide pericoloso in rotta di collisione con la Terra.

In sostanza – come rileva Patrick Michel, Direttore della Ricerca del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica presso l’Osservatorio della Costa Azzurra di Nizza – finora abbiamo dovuto viaggiare in profondità nel sistema solare per studiare gli asteroidi e tra cinque anni, per la prima volta in assoluto, la natura ce ne sta portando uno. «Tutto quello che dobbiamo fare è guardare come Apophis viene allungato e schiacciato dalle forti forze di marea che possono innescare frane e altri disordini, rivelando dei nuovi materiali nascosti sotto la superficie». «Ramses dimostrerà che l’umanità può dispiegare una missione di ricognizione per incontrare un asteroide in arrivo in pochi anni – aggiunge Richard Moissl, a capo dell’Ufficio per la Difesa Planetaria dell’ESA. Questo tipo di missione è uno dei fondamenti della risposta dell’umanità a un asteroide pericoloso».

Il lancio di RAMSES è programmato nell’aprile 2028 per consentire di arrivare ad Apophis nel febbraio 2029, due mesi prima del contatto ravvicinato. Per rispettare questa scadenza, l’Agenzia Spaziale Europea ha chiesto di avviare il prima possibile la fase preparatoria alla missione. Il via libera definitivo a procedere è atteso durante la riunione del Consiglio dei Ministri dell’ESA nel novembre 2025.

Credito fotografico: ESA

Condividi