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L’Italia sempre più protagonista sul teatro Olimpico

12.08.2024

Siamo un Paese multidisciplinare come nessuno al mondo. Venti sport sono andati a medaglia. In totale i nostri atleti hanno ottenuto 80 medaglie. Il presidente Mattarella, insieme a quello del CONI, Giovanni Malagò, accoglierà chi è salito sul podio e chi è rimasto appena sotto. Le medaglie di legno restano una meritata conquista.

Le Olimpiadi si chiudono per la spedizione italiana a Parigi con lo stesso consuntivo di numero di medaglie vinte, 40, a Tokyo, ma un bottino nel complesso più ricco perché quelle del metallo più prezioso sono passate da 10 a 12, con l’aggiunta di 13 d’argento e 15 di bronzo. Si potrebbe essere contenti così, perché alla fine il bilancio di ogni edizione dei Giochi si misura con il medagliere ufficiale. Invece, nota di merito, Presidenza della Repubblica e CONI hanno sottolineato l’importanza di essere arrivati quarti, cioè ai piedi del podio. Una differenza, nella maggior parte dei casi, nell’ordine di 1 o 2 centesimi, 1 o 2 centimetri, una frazione di punto. Uno scarto risibile, ma tale da relegare l’atleta nel limbo velandone la pure lusinghiera prestazione. Stavolta, però, si è deciso che l’eclissi durerà il tempo di organizzare il ricevimento al Quirinale degli olimpionici.

Il presidente Mattarella, insieme a quello del CONI, Giovanni Malagò, accoglierà chi è salito sul podio e chi è rimasto appena sotto. L’appuntamento è fissato per il 23 settembre, alle ore 11.00, con le delegazioni azzurre, olimpica e paralimpica (i cui Giochi si svolgeranno dal 28 agosto all’8 settembre), per la cerimonia di riconsegna della bandiera. “Siamo passati da 67 a 79 atleti in finale, nei primi 8 posti – ha sottolineato Giovanni Malagò nell’analisi dei risultati – Abbiamo vinto la stranissima classifica dei quarti posti, sono stati 20: stiamo pensando al modo giusto per celebrare questi piazzamenti, senza dimenticare che chi arriva quarto entra nel club olimpico. E non dimentichiamo i 27 quinti posti: questo fa capire quanto sia stata qualitativa questa spedizione. Complessivamente i medagliati sono 80. Cosa di cui si deve essere orgogliosi. Anche perché siamo un Paese chiaramente multidisciplinare, forse come nessuno al mondo. Quando il nostro medagliere era meno ricco, alcune discipline incidevano molto: penso per esempio alla scherma e al tiro, mentre oggi 20 sport sono andati a medaglia”.

Il messaggio è chiaro: la quantità conta, la qualità altrettanto se non di più, soprattutto prendendo in considerazione i contesti agonistici e le condizioni a contorno. Si può essere bravi anche arrivando a confrontarsi con atleti di alto spessore, migliorando le prestazioni individuali e avvicinando i valori di vertice assoluto. Forse, una volta per tutte, la definizione “medaglia di legno” sarà accantonata per fare posto a un più (legittimamente) meritorio “quarto posto”, completando la scena con l’inserimento nel curriculum sportivo della dicitura “finalista olimpico”. Arrivando a gareggiare nel teatro olimpico, bisogna tenere conto di minimi di partecipazione ottenuti attraverso anni di sacrifici che solo la passione sportiva riesce a sostenere.

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