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Mattarella: su migranti no risposte ingannevoli ma ingressi regolari

27.09.2024

All’Europa servono “campioni” per competere alle sfide globali

Berlino, 27 set. (askanews) – Il fenomeno dell’immigrazione sempre più diffuso e massiccio disorienta i cittadini ma per rassicurarli non si possono dare risposte facili e ingannevoli, come fa una certa destra estrema, occorre governarlo con ingressi regolari. E’ il ragionamento fatto da Sergio Mattarella, a Berlino in visita di Stato, per rispondere alla domanda di una cronista tedesca che gli chiede cosa pensi della avanzata elettorale dei partiti di destra in Italia come in Germania.

“Non ho titolo per esprimermi sulle forze politiche – è la premessa di Mattarella sempre attento a non travalicare il suo ruolo di garante -, posso fare una considerazione però: il mondo sta cambiando molto, cambiano le forme di lavoro, i modi di comunicare, l’economia, e anche gli strumenti del pensiero. Ci sono forti movimenti migratori in ogni parte del mondo, tutto questo disorienta la pubblica opinione. Vi è una risposta facile, ma ingannevole: vi faremo tornare all’epoca d’oro di 50 anni fa. Ma quel mondo non può tornare, bisogna affrontare i problemi in maniera costruttiva per governarli”. E il modo più costruttivo secondo il capo dello Stato è “organizzare ingressi regolari e autorizzati, togliendo chi desidera emigrare dalle mani dei trafficanti di essere umani. Quando riusciremo a fare questo avremo risolto il problema”.

Il tema qui in Germania è particolarmente di attualità visto che il governo, guidato dal socialista Olaf Scholz, ha deciso di sospendere il trattato di Schengen, quello che consente la libera circolazione delle persone all’interno dei paesi europei. Una linea su cui il governo tedesco ha certamente trovato sintonia anche con quello italiano come dimostra il colloquio di ieri sera tra Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco, proprio alla vigilia della visita di Stato di Mattarella accompagnato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Il rapporto tra Italia e Germania non è suscettibile di essere offuscato – chiarisce Mattarella -, i fatti lo dimostrano, come il colloquio di ieri tra Scholz e Meloni, i rapporti sono estremamente collaborativi”.

L’altro tema caldo che Mattarella ha trovato al suo arrivo in Germania è quello delle banche, è di pochi giorni fa l’altolà di Berlino all’acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit. Il governo tedesco ha posto il veto al matrimonio tra i due gruppi. La domanda dei giornalisti a Mattarella è allora centrata sulla esigenza che l’Europa abbia davvero la volontà di collaborare e creare dei colossi in grado di competere con il resto del mondo: “intervenendo all’incontro di Cernobbio ho sottolineato l’esigenza di avere campioni europei in grado di reggere il confronto con altri soggetti di altre parti del mondo – ha detto il Presidente – : non è un mistero che in molti settori avanzati tecnologicamente e decisivi per il futuro, i soggetti europei sono in minoranza, prevalgono gli altri continenti”. Dunque “è indispensabile che ci siano campioni europei, e il rapporto Draghi ha detto che questo è un obiettivo indispensabile dell’Ue”. E dunque anche se “sulle vicende concrete non compete a me esprimermi” ha puntualizzato “avere campioni europei che possano confrontarsi con le altre parti del mondo è assolutamente indispensabile”.

Con il Presidente tedesco Frank Walter Steinmeier, con il quale domenica si recherà a Marzabotto per l’80esimo anniversario dell’eccidio, Mattarella ha condiviso l’esigenza di incrementare la collaborazione bilaterale ma anche quella verso l’Unione europea che per il capo dello Stato ha davanti a sè sfide non più rinviabili, soprattutto con l’insediamento dei nuovi vertici istituzionali. Mattarella ripete ancora una volta quelli che a suo avviso sono i tre temi più urgenti su cui occorre fare “scelte coraggiose: il completamento del sistema finanziario dell’Unione, che è, allo stato,incompleto. Una grande moneta unica, di grande rilievo nel mondo, non può che avere alle spalle un sistema finanziario completo, e non parziale. La difesa comune d’Europa, resa ineludibile dall’aggressione russa all’Ucraina. E procedure decisionali più snelle e più veloci, più capaci di dare risposte ai problemi che nella comunità internazionale si presentano sempre veloci e richiedono risposte veloci”.

Piena sintonia anche sul sostegno all’Ucraina che va mantenuto sia da un punto di vista economico che militare: “è essenziale per difendere la pace ed evitare che a questa avventura sconsiderata ne seguano altre che trascinerebbero il mondo in una condizione ingovernabile e drammaticamente pericolosa”.

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