4 Dicembre 2024
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Cronaca, Scienza e tecnologia, Società

Nostalgia della tecnologia obsoleta, de-digitalizzazione o trend?

In UK, ma anche in Italia, soprattutto tra i giovanissimi, sono tornati in voga walkman e audiocassette. La tendenza spinge le case discografiche a ristampare sul vecchio supporto. Oltre le musicassette, riprendono anche i floppy disk, ma nell’era della messaggistica istantanea chi volete che usi ancora il fax? Eppure riaffiora anche lui. Il focus.

L’avanzata della tecnologia è inarrestabile. Cose che poco tempo fa sembravano fantascientifiche, in un battito di ciglia sono diventate di uso quotidiano: basti pensare all’intelligenza artificiale, ormai alla portata di tutti. Parallelamente a questa corsa verso il futuro però si fa sempre più forte il richiamo del passato. Sarà per motivi nostalgici, etici, o economici, ma è un dato di fatto che la tecnologia vintage non solo non sia stata mai del tutto abbandonata, ma anzi sia tornata di moda.
Prendiamo ad esempio le audiocassette. Amatissime negli anni Ottanta e Novanta, hanno avuto un inesorabile declino agli inizi dei Duemila con l’avvento dei CD. Ma non sono mai tramontate del tutto, rimanendo in auge tra una ristretta nicchia di cultori. Ora, nell’era di Spotify, stanno vivendo una seconda giovinezza, complice anche il dilagante revival dell’ultimo decennio del XX secolo. Una tendenza che è molto evidente nel Regno Unito, dove è stata registrata una crescita significativa del mercato, ma anche in Italia: soprattutto tra i giovanissimi, sono infatti tornati in voga walkman e cassette musicali.

Molte grandi etichette discografiche hanno ripreso a stampare i nuovi album dei loro artisti su questo supporto, come le recenti uscite di U2, The Cure, Katy Perry ed Eminem, ma anche Tananai e Negrita per citare artisti italiani.
E che dire dei floppy disk? Una tecnologia così obsoleta che il ricordo sarebbe sbiadito se sui computer non fosse, paradossalmente, l’icona del salvataggio. Eppure, in Giappone si utilizzano ancora, come supporto standard per archiviare e condividere protocolli burocratici della pubblica amministrazione. Il loro utilizzo, in settori come quelli militari, dell’estrazione mineraria e nell’aeronautica, è richiesto per poter partecipare ai vari bandi. Piano piano si è iniziato a dismetterli, ma il momento della loro estinzione definitiva è ancora lontano. Lo conferma Tom Persky, fondatore di un’azienda con sede in California che ricicla e vende regolarmente floppy disk. Sorprendentemente uno dei suoi maggiori clienti, ha raccontato, sono le compagnie aeree.

Passino le musicassette e i floppy disk, ma nell’era della messaggistica istantanea chi volete che usi ancora il fax? A quanto pare, lo fanno ben 25 milioni di persone in tutto il mondo, tra cui anche Dolly Parton, che lo usa per comunicare con la sua amica Miley Cyrus. A stimare il numero degli utilizzatori dell’antenato di WhatsApp è stato il Guardian, lanciando un sondaggio tra i lettori. Si è scoperto che a ricorrervi sono molti utenti privati ma anche uffici pubblici. Uno di questi è l’azienda che gestisce le ferrovie nel nord della Gran Bretagna, per comunicare e gestire i turni del personale viaggiante. Anche in Germania sono popolari tra le aziende (circa un quarto di quelle del Paese) e molti ospedali. Il Giappone, spesso visto come l’avamposto dell’innovazione tecnologica, si riconferma amante di quella vintage: i funzionari nipponici comunicano tramite fax, in virtù di un minor rischio di hacking.

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