L’Europa deve guardare a Oriente. Per Vincenzo Altavilla, uno dei massimi esperti dell’industria automobilistica, collaborare con la Cina è l’unica strada per rimanere competitivi nel mercato delle auto elettriche e della guida autonoma.
“La Cina è avanti anni luce nello sviluppo della mobilità elettrica”, spiega Altavilla, sottolineando che senza una partnership con i giganti cinesi del settore, l’industria europea rischia di rimanere indietro. Marchi come BYD e Nio stanno conquistando il mercato con prezzi competitivi e tecnologie avanzate, mettendo in difficoltà i produttori occidentali.
Ma la questione è delicata. Aprire le porte alla Cina significa anche aumentare la dipendenza tecnologica da Pechino, proprio mentre l’Unione Europea sta cercando di ridurre la sua esposizione verso il colosso asiatico in settori strategici come quello delle batterie.
L’industria automobilistica europea si trova quindi davanti a un bivio: collaborare con la Cina per accelerare la transizione elettrica o investire in una propria filiera autonoma, con costi e tempi più lunghi? Il dibattito è aperto, ma la sfida è già sul tavolo.