08.12.2024
Ambiente, Cronaca, Scienza e tecnologia, Spazio
“Made in Italy”, nuovo guardiano della Terra
Prende vita una innovativa piattaforma tecnologica spaziale europea. Il suo radar è in grado di monitorare ghiacciai, movimenti del suolo, deforestazione, risorse idriche, traffico marittimo, contribuendo anche alla lotta contro la pesca illegale. Sia il lanciatore Vega-C che il satellite Sentinel-1C hanno l’impronta della nostra Eccellenza.
Le missioni spaziali legate a programmi satellitari hanno sempre un doppio obiettivo, che consiste nella precisa calibrazione della fase di lancio e messa in orbita del carico utile, cui fa seguito l’inizio della vita operativa della massa tecnologica. Quella condotta con successo dalla base spaziale di Kourou nella Guyana Francese nella tarda serata del 5 dicembre ha permesso di riportare in servizio, dopo due anni, il lanciatore europeo a guida italiana Vega nella versione C con motori potenziati e trasferire intorno alla Terra, a una quota di circa 700 km, il satellite Sentinel – 1C terzo esemplare del programma di osservazione della Terra Copernicus.
Sia il lanciatore che il satellite hanno una forte impronta “made in Italy” (entrambi i programmi sono partecipati e finanziati dall’Agenzia Spaziale Italiana) e riaffermano il contributo primario del nostro Paese nel garantire all’Europa una capacità di accesso autonomo allo spazio e nella fornitura delle tecnologie e strumentazioni più avanzate assemblate nei satelliti del programma Copernicus, frutto dell’iniziativa congiunta della Commissione europea e dell’Agenzia Spaziale Europea.
La nuova versione del lanciatore di piccola taglia Vega aveva esordito con un fallimento nel dicembre 2022 a causa di un problema all’ugello del potente motore Zefiro40 che alimenta il secondo stadio. L’industria italiana Avio, che realizza il razzo, ne ha testato l’affidabilità dopo averne riprogettato il componente, consentendo di suggellare nel migliore dei modi il 2024 che ha visto realizzato nel luglio scorso il volo di battesimo di Ariane 6, il lanciatore “pesante” europeo. Il razzo europeo Vega-C risponde alle esigenze di economia e versatilità, potendo lanciare nello spazio carichi di 2.300 chilogrammi, come per esempio piccoli veicoli spaziali scientifici e di osservazione della Terra. Uno di questi è, per l’appunto, il satellite Sentinel – 1C, un guardiano aggiunto del nostro pianeta.
Grazie al suo radar ad apertura sintetica, è in grado di fornire immagini ad altissima risoluzione della superficie terrestre, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche o dall’illuminazione, operando da una posizione in orbita eliosincrona, che porta il satellite a sorvolare un certo punto della superficie terrestre ogni volta alla stessa ora locale, monitorando lo stato dei ghiacci, i movimenti del suolo, la deforestazione, le risorse idriche e in più il traffico marittimo su vaste aree oceaniche, contribuendo alla lotta contro la pesca illegale.
Sentinel – 1C è stato realizzato principalmente negli stabilimenti della Thales Alenia Space: a Roma, per l’ingegneria di sistema, di sottosistema, di integrazione e per i test; a Milano, per la progettazione delle unità del computer di bordo e della memoria di massa; a L’Aquila, dove hanno sede le linee di produzione delle unità elettroniche ed in particolare dei moduli di trasmissione e ricezione del radar; e a Torino, dove è stata prodotta la struttura satellite.
Credito fotografico: European Space Agency