15 Gennaio 2025
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Cronaca, Spazio

Spazio, tecnologia italiana in una nuova missione lunare congiunta

15.01.2025

Ricostruzione artistica del lander Blue Ghost sulla superficie lunare. Sullo sfondo, i satelliti di navigazione satellitare in orbita intorno alla Terra.

Un GPS italiano per guidare le future missioni lunari. È iniziato il viaggio del LuGRE, ricevitore di navigazione satellitare di ultima generazione, sviluppato per l’Agenzia Spaziale Italiana dall’azienda veneta Qascom, con il supporto scientifico del Politecnico di Torino.

LuGRE (acronimo di Lunar GNSS Receiver Experiment) si trova a bordo del lander Blue Ghost, realizzato dall’azienda americana Firefly, lanciato con il razzo Falcon 9 di SpaceX nella notte americana del 15 gennaio, insieme a un secondo lander, Resilience, lander dell’azienda giapponese ispace, che riproverà ad allunare dopo un primo tentativo fallito nell’aprile 2023. L’allunaggio di Blue Ghost, che trasporta dieci strumenti, tra cui l’innovativo apparato di navigazione sviluppato e realizzato in Italia, è previsto per il 2 marzo. Dopo i primi 25 giorni in orbita terrestre, durante i quali il lander aumenta gradualmente il suo apogeo fino a raggiungere la velocità di fuga dalla Terra, occorreranno cinque giorni per arrivare in orbita lunare e da quel momento altri 16 giorni prima di procedere all’operazione di allunaggio. La missione di Blue Ghost sulla Luna durerà due settimane. Quella di LuGRE è una missione congiunta, frutto della collaborazione tra Agenzia Spaziale Italiana e la NASA, che segna un importante passo avanti nelle missioni spaziali preparatorie al programma di esplorazione umana lunare ARTEMIS. La missione ha come obiettivo la ricezione dei segnali dei satelliti di radio-navigazione GPS e Galileo dalla Terra e da e verso la Luna, grazie ad una tecnologia avanzata che permette di misurare con precisione la posizione nello spazio, anche in ambienti molto lontani dal nostro pianeta. Questo contribuirà significativamente alla preparazione di missioni lunari permanenti.

«Il ricevitore di navigazione satellitare LuGRE è chiamato a testare strumentazione e capacità di navigazione sfidanti con l’obiettivo di provare a infrangere il Guinness world record, attualmente in vigore, posto a metà strada tra Terra e Luna – spiega il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente – Nessuno fino ad oggi ha mai osato oltre queste distanze. L’esperimento scientifico dell’ASI aprirà la strada ai futuri sistemi di navigazione per l’esplorazione permanente sul nostro satellite naturale, testimoniando ancora una volta tutta la capacità del nostro settore spaziale con l’offerta di un Made in Italy e di una ricerca a livelli elevati e in grado di dare risposte tecnologicamente avanzate e senza eguali».

La parte scientifica sarà a carico del Politecnico di Torino che supporta ASI con un centro specifico per l’elaborazione dei dati scientifici. Il software, progettato per lavorare nello spazio profondo, è molto sensibile ai segnali GPS e Galileo, grazie a un algoritmo specifico che cercherà di captare i debolissimi segnali durante il viaggio per la Luna e poi dalla superficie lunare. I segnali sono 10.000 volte più deboli di quelli ricevuti sulla Terra e tramite un’antenna orientabile si focalizzerà sul ristretto angolo cher racchiude tutti i satelliti di navigazione orbitanti intorno al nostro pianeta. Questo esperimento è fondamentale per caratterizzare e valutare l’utilizzo da parte dei futuri esploratori lunari durante i loro spostamenti sia sulla superficie che intorno alla Luna.

Credito fotografico: NASA/Dave Ryan

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