5 Febbraio 2025
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Esteri

Per la Groenlandia la deglaciazione è più pericolosa di Trump

04.02.2025

L’allarme da uno studio, i cambiamenti climatici hanno accelerato lo scioglimento della calotta glaciale

Da una parte la minaccia militare, dall’altra le preoccupazioni ambientali. Non è proprio un buon momento per la Groenlandia, tanto che nelle scorse settimane la prima ministra danese Mette Frederiksen ha ammesso: “Non ci siamo mai trovati in un momento così difficile”. Il territorio, infatti, che fa parte del Regno di Danimarca, stato fondatore della Nato e membro dell’Unione Europea, si sente minacciato sia dalla non lontana guerra tra Russia e Ucraina sia dalle nuove minacce del neopresidente Usa Donald Trump che ha ribadito di volere annetterla agli Usa. Dovrebbe sbrigarsi, verrebbe da dirgli. Perché Trump deve fare i conti con il cambiamento climatico e i suoi effetti.

Innalzamento dei mari
È quantomeno curioso come sia proprio il cambiamento climatico, negato ossessivamente da Trump, l’avversario più subdolo nel delirio di annessione territoriale del tycoon Usa. Secondo, infatti, uno studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience e condotto dagli scienziati della Durham University e dell’Ohio State University, la calotta glaciale della Groenlandia si sta screpolando più rapidamente a causa dei mutamenti del clima. Un processo che ha portato a una perdita del 30% del volume dei ghiacciai del Nord. Lo scioglimento della calotta in Groenlandia ha provocato l’innalzamento del livello del mare di 14 millimetri. Secondo questo lavoro, entro il 2100 la calotta potrebbe contribuire fino a 30 cm di innalzamento delle acque.

In tempo reale
Le analisi su oltre 8 mila mappe di superficie tridimensionali della regione artica, condotte dal team di scienziati guidato da Tom Chudley e Ian Howat, hanno identificato le crepe sulla superficie della calotta glaciale mostrando come si sono evoluti i crepacci in Groenlandia tra il 2016 e il 2021. I ricercatori hanno vissuto in tempo reale il fenomeno studiato scoprendo che le dimensioni e la profondità delle fenditure ai margini della calotta glaciale sono aumentate anche durante lo svolgimento dell’analisi.

La teoria del pazzo
Un fenomeno che avrebbe delle conseguenze anche geopolitiche. Come ricorda l’Ispi in un approfondimento sull’argomento, la Groenlandia grazie alla sua posizione sarà imprescindibile e strategica per controllare le nuove rotte marittime dell’Artico. Il sottosuolo poi è ricco di importanti giacimenti di idrocarburi, uranio e oro e l’isola rappresenta un’enorme riserva di terre rare, di cui l’Europa è priva e di cui ha bisogno per sviluppare batterie ad alta capacità, auto elettriche e la sua intera strategia di ‘transizione energetica’ entro il 2050. Ecco perché la “teoria del pazzo” abbracciata da Trump ha un senso. In politica si applica quando simulando un comportamento imprevedibile o irrazionale, si punta a disorientare gli avversari. Lo scopo principale è quello di indurre a pensare che il leader sia capace di qualsiasi azione, persino la più estrema, per ottenere un vantaggio negoziale o strategico. Immaginate quale.

 

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