13 Febbraio 2025
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Ambiente

Fa caldo, i topi ringraziano

10.02.2025

Il numero dei roditori aumenta in modo costante, creando un potenziale problema sanitario

Le città del mondo stanno diventando sempre più accoglienti per i topi. Il riscaldamento globale e l’urbanizzazione crescente stanno creando un habitat perfetto per la loro proliferazione, trasformando i centri urbani in vere e proprie roccaforti per i roditori.

Uno studio della Richmond University di Toronto, pubblicato su Science Advances, ha analizzato l’evoluzione della popolazione di topi in 16 metropoli, tra cui Washington DC, New York, Amsterdam, Toronto, Tokyo e New Orleans. Il risultato è allarmante: in 11 di queste città, pari al 69% del campione esaminato, la presenza di topi è aumentata in maniera costante negli ultimi anni. Washington DC, San Francisco, Toronto, New York City e Amsterdam si distinguono per gli incrementi più significativi.

Un’invasione silenziosa ma costante
Dati alla mano, l’incremento è impressionante: a Washington DC la popolazione di topi è quasi quadruplicata (+390%), a San Francisco si registra un aumento del 300% rispetto a dieci anni fa e a New York la crescita è stata del 162%. Un trend che non accenna a rallentare e che minaccia di rendere il fenomeno sempre più pervasivo.

Le cause di questa esplosione demografica sono diverse, ma due fattori emergono con particolare evidenza: l’aumento della densità abitativa e l’innalzamento delle temperature medie. Le città più affollate e calde forniscono ai roditori una disponibilità costante di cibo – perlopiù rifiuti – e condizioni climatiche favorevoli alla riproduzione, riducendo i periodi dell’anno in cui la sopravvivenza è difficile.

Il cambiamento climatico come catalizzatore
Il riscaldamento globale incide anche sulla microfauna urbana. Le temperature più elevate, associate all’effetto “isola di calore” delle città, permettono ai topi di allungare i periodi di ricerca del cibo e di accrescere il numero di cicli riproduttivi annuali. In altre parole, più caldo significa più topi.

Ma non è solo una questione numerica: la crescente presenza di roditori rappresenta un problema sanitario di primo piano. Gli esperti avvertono che questi animali possono veicolare oltre 50 patogeni e parassiti, aumentando il rischio di epidemie nelle aree urbane più colpite. Un fenomeno che, secondo gli scienziati, non si limita alle città analizzate: se non affrontato con misure efficaci, il problema potrebbe estendersi rapidamente ad altre metropoli, comprese quelle europee, che per ora sono state escluse dallo studio.

La crescita demografica e il cambiamento climatico stanno quindi trasformando il paesaggio urbano in un terreno fertile per i topi, con implicazioni che vanno ben oltre il semplice fastidio. Serve un piano strategico per contenere il fenomeno prima che diventi una vera emergenza.

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