30 Aprile 2025
/ 29.04.2025

Extinction Rebellion: “Il governo racconta favole, vuole curare il clima con il gas”

Extinction Rebellion ha scaricato un gigantesco unicorno davanti al Palazzo dell’Aeronautica Militare di Roma: “Il Governo sembra vivere nel mondo delle favole”

Un gigantesco unicorno ha fatto la sua comparsa davanti al Palazzo dell’Aeronautica Militare di Roma, circondato da personaggi delle fiabe come Pinocchio, Biancaneve, la Sirenetta e il Bianconiglio. A inscenare la protesta è stato il movimento ambientalista Extinction Rebellion, che ha srotolato uno striscione con la scritta: “Il Governo delle favole: la pace col riarmo e il clima con il gas”. In sella all’unicorno, una figura travestita da Giorgia Meloni, con completo nero e tricolore in mano.

L’azione, che fa parte della campagna “Primavera Rumorosa”, mira a denunciare le contraddizioni di un governo che da un lato afferma di volersi impegnare nella transizione ecologica e nella promozione della pace, ma dall’altro aumenta la spesa militare e continua a puntare sul gas come fonte energetica. “Il Governo sembra vivere nel mondo delle favole”, ha dichiarato Elisa, una delle attiviste presenti, evidenziando come le scelte politiche attuali vadano in direzione opposta rispetto agli obiettivi dichiarati: anziché ridurre l’uso di combustibili fossili, si rafforzano le infrastrutture per il gas; invece di investire nella pace, si alimentano le spese per la difesa.

Il paradosso diventa ancora più evidente alla luce delle conseguenze ambientali dei conflitti armati. Attualmente, nel mondo sono in corso 56 guerre, che non solo causano morte e distruzione, ma contribuiscono anche, in modo rilevante, all’emergenza climatica. Le attività militari globali – denuncia Extinction Rebellion – generano circa il 5,5% delle emissioni climalteranti antropiche. In Ucraina, i bombardamenti su strutture industriali hanno immesso nell’atmosfera oltre 3 milioni di tonnellate di CO₂. A Gaza, in soli due anni, la guerra ha prodotto più emissioni di quante ne generino complessivamente venti tra i Paesi più vulnerabili al cambiamento climatico.

Intanto la crisi ecoclimatica continua a peggiorare. Il 2024 ha segnato un record storico: è stato l’anno più caldo dal 1850 e il primo in cui la temperatura media ha superato stabilmente la soglia critica di 1,5°C rispetto all’era preindustriale, limite stabilito dall’Accordo di Parigi. Il Mediterraneo, e in particolare l’Italia, si stanno trasformando in aree ad alto rischio: le temperature delle acque aumentano, i fenomeni estremi si intensificano. Le alluvioni del 17 aprile, che hanno provocato tre vittime tra Piemonte e Veneto con 500 mm di pioggia in 72 ore, ne sono l’ennesima dimostrazione. E gli eventi dello scorso anno, come le devastanti alluvioni in Emilia Romagna, hanno già causato danni per 8,5 miliardi di euro.

In questo contesto, Extinction Rebellion richiama l’attenzione sull’urgenza di cambiare rotta. “Smettiamo di raccontarci favole”, ha ribadito Elisa davanti all’unicorno simbolico. “Siamo già nel mezzo della crisi climatica, e continuare a investire in armi e combustibili fossili significa ignorare la realtà e condannarci a conseguenze sempre più gravi. È il momento di agire, con scelte coraggiose e responsabili”.

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