9 Maggio 2025
/ 8.05.2025

Arriva il treno che si guida da solo

Una sperimentazione tutta italiana inaugura una nuova era nella manutenzione ferroviaria: RFI, FBK e Politecnico di Milano portano sui binari l’intelligenza artificiale e l’automazione completa

Si chiama Urv – Unmanned railway vehicle – ed è il primo veicolo ferroviario in Italia capace di operare in completa autonomia. Progettato per controllare e monitorare le linee ad alta velocità, il mezzo è frutto della collaborazione tra Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs), Fondazione Bruno Kessler (Fbk), Politecnico di Milano e altri partner. L’obiettivo è aumentare sicurezza, tempestività e affidabilità nelle fasi critiche di riapertura della linea dopo la manutenzione notturna.

Tecnologia avanzata e guida automatica fino a 200 km/h

Il veicolo può funzionare in due modalità: completamente autonomo, grazie al sistema Ato (Automatic train operation), o sotto controllo remoto. In entrambi i casi, Urv è dotato di sensori di visione, software intelligenti e algoritmi di intelligenza artificiale in grado di analizzare in tempo reale lo stato della linea, segnalare criticità e garantire l’efficienza operativa. Può raggiungere i 200 km/h e viaggiare per circa quattro ore senza necessità di ricarica, grazie a batterie ad alta autonomia.

Il centro Digital Industry della Fbk ha curato lo sviluppo del software di controllo e delle interfacce utente per la guida remota. Grazie all’approccio “model-based”, è stato possibile simulare il comportamento del veicolo fin dalle prime fasi progettuali. Dopo i test in laboratorio, presso la sede Rfi di Firenze Osmannoro, l’Urv è stato messo alla prova nel circuito ferroviario di Bologna San Donato, dove nell’agosto 2024 ha effettuato con successo il primo test su binari reali.

Verso una manutenzione ferroviaria più sicura e sostenibile

Secondo Alessandro Cimatti, direttore del centro Digital Industry di Fbk, Urv è un esempio concreto di come l’innovazione scientifica possa trasformarsi in soluzioni operative: “La sinergia tra mondo della ricerca e industria ha generato un risultato immediatamente applicabile e di grande impatto”. Con la firma di un nuovo accordo tra Rfi e Fbk, il progetto entra ora in una nuova fase, puntando all’integrazione di nuove funzionalità e a una manutenzione ferroviaria sempre più automatizzata, sicura e a basso impatto ambientale.

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