25 Giugno 2025
/ 24.06.2025

Greenpeace accusa Bezos: “Se affitti Venezia puoi pagare più tasse”

Uno striscione 20 metri per 20 a piazza San Marco. Proteste anche in città. Il nodo dei profitti accumulati sul web da aziende che sono anguille fiscali

“Se puoi affittare Venezia per il tuo matrimonio puoi pagare più tasse”. Questo striscione di Greenpeace, venti metri per venti steso su piazza San Marco, spariglia le carte. E può lasciare perplessi. Ma come, Greenpeace non si occupava di ambiente? Perché se la piglia con Bezos?

In effetti è vero che questa provocazione esce dai canoni classici dell’ambientalismo. Ma proprio per questo è interessante: coglie il cambiamento, un cambiamento che è dato dal passaggio dalla quantità alla qualità del potere del denaro. E dell’uso di questo denaro in rapporto al bene pubblico (da Venezia al pianeta).

I matrimoni che si sono contesi a colpi di decine di milioni di euro il Guiness dello sfarzo sono stati vari. Ma quello tra il fondatore di Amazon e la giornalista televisiva americana Lauren Sánchez arriva in un momento in cui le democrazie rappresentative arretrano sotto i colpi di autocrazie sostenute da capitali immensi e spesso opachi. Specializzati nel seminare fake news che con buona frequenza prendono di mira la transizione ecologica, tanto da aver suscitato un intervento dell’Onu su questo tema.

Perfino la guerra deve fare i conti con i super ricchi. Perché Musk può concedere o negare ai belligeranti l’uso della sua rete personale di satelliti che fa la differenza sul campo. Non solo può, ma in Ucraina lo ha fatto.

Tutto questo, come nota la campagna di Greenpeace, ha un doppio riflesso sull’ambiente. Il primo e più ovvio è la quantità di emissioni serra: secondo i dati dell’associazione l’1% più ricco del pianeta emette più CO₂ del 66% più povero. Il secondo è la sottrazione di denaro dalla sfera pubblica: molte di queste nuove ricchezze vengono da complessi industriali che si muovono su scala globale e sono anguille fiscali; la tassazione delle multinazionali che operano in Europa è uno dei nodi che la Commissione Ue prova da tempo a sciogliere.

Secondo Greenpeace una tassa patrimoniale minima globale sui miliardari potrebbe raccogliere fino a 185 miliardi di euro all’anno solo in Europa. Fondi che potrebbero essere utilizzati per rendere giusta ed equa la transizione ecologica. Tagliando le gambe alle campagne populiste sull’”ambientalismo dei ricchi”.

Dunque il punto in discussione non è se Jeff Bezos abbia o no il diritto di spendere i suoi soldi per celebrare il suo matrimonio, ma se Venezia viene di fatto affittata con soldi che spetterebbero alla collettività. E se trasformare la Serenissima in una quinta teatrale in cui i residenti sono d’impaccio non dia un altro colpo alla vivibilità di una città che continua a perdere abitanti. È quello che pensano i sostenitori dei comitati locali che si stanno preparando a movimentare in modo pacifico la cerimonia. Bloccando ponti e calli.

CONDIVIDI
nick-fewings-ywVgG0lDbOk-unsplash (1)

Continua a leggere