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Società, Spettacolo

La prima donna nera direttrice di un quotidiano in Italia

28.06.2023

Il film girato interamente a Mantova, la città in cui Maka vive e lavora dal 2013 come docente e insegnante. Ha vinto il premio come miglior documentario alla 17esima edizione del IFF-Integrazione Film Festival.

Geneviéve Makaping, è la protagonista di Maka. Il documentario ispirato alla sua storia, scritto da Simone Brioni per la regia di Elia Moutamid. Ho visto questo docu-film qualche sera fa sotto le stelle e con alle spalle la Basilica di Sant’Eustorgio a Milano, per chi non la conosce è una chiesa con una storia stranissima è infatti l’unica chiesa che alla sommità di uno dei suoi campanili non ha una croce, come solitamente accade, ma una stella. La leggenda narra che nella chiesa siano custodite le reliquie dei Magi. Per questo la storia di questa indomita donna che compie un viaggio dal Cameroon in Europa per rincorrere la sua “Stella” ha assunto molto più senso ed è stato ancora più suggestivo ascoltarla.

Il film, prodotto dalla società di produzione bresciana 5e6 con il supporto dell’Università Statale di New York a Stony Brook, ha vinto il premio come miglior documentario alla 17esima edizione del IFF- Integrazione Film Festival. È già in programmazione in alcune sale in Italia, dopodiché continuerà il suo viaggio negli Stati Uniti. Maka racconta la storia della prima donna nera ad aver ricevuto un dottorato e a essere diventata direttrice di un quotidiano in ItaliaLa provincia cosentina – e la sua attività come caporedattrice e telegiornalista. Il film è interamente girato a Mantova, città in cui vive e lavora dal 2013 come docente e insegnante.

Ispirato al libro “Traiettorie di sguardi. E se gli altri foste voi” scritto da Makaping. L’autore del documentario e curatore della nuova edizione di questo testo, Simone Brioni, che insegna cinema e letteratura della migrazione presso la Stony Brook University a New York, ci spiega che Maka è un film che parla dell’impossibilità di raccontare una donna così complessa come Geneviève Makaping. «Sono rimasto folgorato dalla lettura di ‘Traiettorie di sguardi’, un testo straordinario che ci invita a interrogarci sul modo in cui parliamo e guardiamo all’altro e all’altrove. È incredibile come il testo di Makaping sia tradotto e studiato all’estero, ma il suo lavoro non sia ancora molto conosciuto in Italia. È il primo testo in cui una donna nera, parla del razzismo da una prospettiva antropologica e quindi ribalta lo sguardo dell’etnografia coloniale guardando alla maggioranza bianca che guarda lei, da lì nasce l’idea di sviluppare un film, per riuscire a mostrare questo ribaltamento dello sguardo. Abbiamo realizzato anche altri due film entrambi su due intellettuali nere italiane, Kaha Mohamed Aden e Ribka Sibhatu – ‘La quarta via’ e ‘Aulò’ – entrambi diretti con Ermanno Guida e Graziano Chiscuzzu».

«La trilogia di questi documentari l’abbiamo appunto chiusa con Maka – continua Simone Brioni – Da subito abbiamo immaginato questo film come un meta-cinema, cioè una sorta di riflessione di cura autoriale su cosa vuol dire fare un documentario su una persona con un profilo intellettuale così complesso come quello di Geneviève Makaping. Abbiamo lavorato insieme per molto tempo alla stesura del testo e poi abbiamo pensato che Elia Moutamin fosse il regista adatto al nostro progetto, lo conoscevo per i suoi lavori precedenti e mi avevano lasciato piacevolmente colpito. Lui si è dimostrato subito entusiasta all’idea».

Il film vuole inventare un nuovo linguaggio, molto spesso si parla di immigrazione e di immigrati, ma non si dà loro voce. Un’antropologa immigrata dal Cameroon in Italia, Maka interroga il modo in cui la nostra percezione dell’Italia di oggi cambi se vista dalla prospettiva di una donna nera. Ci racconta in tante lingue diverse di identità e appartenenze multiple, ci fa comprendere cosa si prova ad essere neri in una società di bianchi, ci fa viaggiare in posti lontani. Ci ricorda l’importanza di comprendere e rispettare le storie e le esperienze di coloro che attraversano confini e mari in cerca di una nuova casa.

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