A partire dall’8 settembre, lo stato brasiliano di Roraima, l’unico non ancora integrato nel Sistema Interconnesso Nazionale (Sin), avrà accesso diretto alla rete elettrica nazionale grazie all’entrata in funzione dell’ultimo tratto di una nuova linea di trasmissione di 120 chilometri. Questo segmento attraversa la Riserva Indigena Waimiri Atroari, un’area di rilevanza ecologica e culturale, suscitando preoccupazioni tra le comunità locali e le organizzazioni ambientaliste.
Un passo verso la sostenibilità energetica
La nuova infrastruttura, lunga complessivamente 724 chilometri e dotata di tre sottostazioni, rappresenta una risposta alle sfide energetiche di Roraima. Fino ad oggi, lo stato è dipeso quasi esclusivamente da centrali termoelettriche alimentate a diesel, con costi elevati e impatti ambientali significativi. L’integrazione al Sin promette una fornitura più sicura e sostenibile, riducendo la dipendenza da fonti inquinanti e migliorando la stabilità della rete elettrica.
Impatti ambientali e diritti delle popolazioni indigene
Il tracciato della nuova linea attraversa la Riserva Waimiri Atroari, una delle più grandi aree protette dell’Amazzonia, abitata da una comunità indigena che ha espresso preoccupazioni riguardo agli impatti ambientali e sociali del progetto. Le trattative con le autorità brasiliane sono state lunghe e complesse, con la comunità che ha richiesto compensazioni e misure di tutela per il loro stile di vita e l’ecosistema circostante. Nonostante ciò, la costruzione è proseguita, suscitando dibattiti sul rispetto dei diritti dei popoli indigeni e sull’aderenza alle normative internazionali, come la Convenzione 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, che garantisce il diritto alla consultazione preventiva.
Le sfide energetiche di Roraima
La situazione energetica di Roraima è stata caratterizzata da incertezze e vulnerabilità. Dal 2001 al 2019, lo Stato ha ricevuto energia dalla centrale idroelettrica di Guri, in Venezuela, ma interruzioni e crisi politiche hanno portato alla sospensione delle forniture. Successivamente, il governo brasiliano ha autorizzato la ripresa delle importazioni, ma la dipendenza da fonti esterne ha evidenziato la necessità di soluzioni interne più stabili e sostenibili. L’accesso al Sin offre a Roraima l’opportunità di diversificare le sue fonti energetiche, integrando energie rinnovabili come solare ed eolico, che hanno visto un crescente sviluppo nel nord del Brasile. Tuttavia, è fondamentale che lo sviluppo infrastrutturale sia accompagnato da un impegno concreto nella tutela ambientale e nel rispetto dei diritti delle comunità locali.