La transizione energetica globale è il tema centrale del Global Renewables Summit (GRS25), che si tiene a New York in concomitanza con l’assemblea generale delle Nazioni Unite. L’evento, descritto dagli organizzatori come un catalizzatore per impegni politici e privati, vede la partecipazione di leader mondiali tra cui la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Kenya William Ruto e il primo ministro delle Bahamas Philip Davis. Proprio la presidente della Commissione Ue ha scritto, assieme a 16 leader mondiali – tra cui il premier britannico Keir Starmer, il primo ministro canadese Mark Carney, il premier australiano Anthony Albanese e il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva – un appello comune lanciato dal summit: “La situazione è chiara: una transizione verso l’energia pulita è in atto e destinata a durare. Dobbiamo garantire che sia equa. Questo è l’unico approcio che sarà davvero positivo per il pianeta, le persone e l’innovazione”. Ursula von der Leyen, ha anche evidenziato che “sebbene la direzione generale sia positiva, permangono forti disparità nell’accesso all’energia e agli investimenti”.
Parlando poi al Global Renewables Summit a New York, la presidente della Commissione Ue ha aggiunto: “La nostra discussione è molto tempestiva. Perché la transizione energetica ha davvero preso il via. Nel 2024, quasi 2.000 miliardi di euro sono stati investiti in tutto il mondo nell’energia pulita. Per ogni euro speso per i combustibili fossili, più di due sono stati investiti nell’energia pulita. I dati economici sono chiari. Il 90% dei nuovi progetti rinnovabili genera energia a un costo inferiore rispetto ai combustibili fossili. L’energia solare è ora più economica del 41% rispetto all’alternativa fossile più economica. Quindi sì, lo slancio è reale”.
Ma non basta, perché “per inaugurare una vera era di abbondanza rinnovabile, con energia pulita e accessibile per tutti, dobbiamo agire con decisione. Insieme, come governi e industria. E insieme, come partner in tutti i continenti. Perché l’energia pulita non riguarda solo la lotta al cambiamento climatico. Riguarda la sicurezza. E riguarda la prosperità”.
Von der Leyen ha poi spiegato le direttrici dell’azione dell’Ue: “Permettetemi quindi di concentrarmi su tre punti: la trasformazione in atto in Europa, le partnership che stiamo costruendo tra i continenti e ciò che dobbiamo fare insieme a livello globale”. Sul primo punto la presidente della Commissione ha spiegato che “oggi, quasi la metà dell’energia elettrica europea proviene da fonti rinnovabili. Il solare e l’eolico sono le fonti in più rapida crescita. E con il nostro Patto per un’industria pulita stiamo mobilitando oltre 100 miliardi di euro per aiutare le industrie a innovarsi e ad adattarsi”.
Sul secondo punto ha ricordato che “l’interconnettore Elmed tra Italia e Tunisia sarà il primo collegamento in corrente continua tra Europa e Africa”. Sul terzo punto, infine, von der Leyen ha sottolineato che “si può fare di più a livello globale. All’inizio di quest’anno abbiamo lanciato il forum Global Energy Transition. Si tratta di un luogo in cui lavorare insieme come partner, per sostenere lo slancio politico e monitorare l’adempimento dei nostri impegni. Perché ciò che viene misurato, viene realizzato”.
Anche Francesco La Camera, direttore generale dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), ha sottolineato i vantaggi economici del settore. Secondo i dati di Irena, oltre il 90% dei nuovi progetti rinnovabili sono più convenienti rispetto alle alternative basate sui combustibili fossili. “Le energie rinnovabili non sono solo pulite, ma sono anche economicamente intelligenti e aprono enormi opportunità”, ha affermato La Camera, aggiungendo che ogni dollaro investito si traduce in crescita economica e nuovi posti di lavoro.
Il vertice di New York serve anche da trampolino di lancio per la prossima Conferenza delle Parti (COP30), che si terrà a novembre in Brasile. L’ambasciatore André Corrêa do Lago, presidente designato della COP30, ha ribadito l’impegno a sostenere l’attuazione dell’obiettivo globale approvato durante la COP28: triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030. Questo obiettivo è considerato cruciale per accelerare la transizione energetica e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti a livello mondiale.