28 Settembre 2025
/ 26.09.2025

L’aria inquinata fa male anche alla vista dei bambini

Uno studio rivela il legame tra smog e aumento della miopia: l’aria pulita diventa un alleato per proteggere gli occhi

Respirare aria pulita non serve solo a proteggere i polmoni e il cuore: può salvaguardare anche la vista dei più piccoli. Un nuovo studio, pubblicato su Pnas Nexus, dimostra che l’inquinamento atmosferico influisce sullo sviluppo della miopia infantile. In particolare, alti livelli di biossido di azoto (NO₂) e di particolato fine (PM2.5) sono associati a un peggioramento della vista nei bambini, mentre un’esposizione ridotta a questi inquinanti è legata a un miglioramento della capacità di vedere senza occhiali.

Un fenomeno in crescita

La miopia – la difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti distanti – è in forte aumento, soprattutto tra i bambini e in modo marcato nell’Asia orientale. Fattori genetici e stili di vita, come il tempo trascorso davanti agli schermi o la carenza di attività all’aperto, sono già noti da tempo. La novità è che lo smog entra ora tra le cause principali.

Gli studiosi, utilizzando sistemi di apprendimento automatico, hanno analizzato come genetica, ambiente e abitudini quotidiane interagiscano nello sviluppo della vista. Il risultato è netto: i bambini che vivono in aree con aria più pulita hanno una vista migliore anche tenendo conto degli altri fattori.

I più piccoli sono i più vulnerabili

I dati mostrano che gli studenti delle scuole primarie sono particolarmente sensibili all’inquinamento atmosferico. In questa fascia d’età, l’esposizione ad aria più pulita ha portato ai maggiori benefici in termini di acuità visiva. Al contrario, gli adolescenti e i bambini già affetti da miopia elevata risultano meno influenzati dai miglioramenti ambientali, segno che intervenire presto è cruciale.

Come spiega il professor Zongbo Shi, dell’Università di Birmingham, che ha coordinato lo studio: “Sebbene la genetica e il tempo trascorso davanti allo schermo siano da tempo riconosciuti come fattori che contribuiscono alla miopia infantile, questo studio è tra i primi a isolare l’inquinamento atmosferico come un fattore di rischio significativo e modificabile. L’aria pulita non riguarda solo la salute respiratoria, ma anche quella visiva”.

Perché lo smog peggiora la vista

L’aria inquinata può irritare e infiammare gli occhi, ridurre l’esposizione alla luce solare – fondamentale per lo sviluppo sano della vista – e innescare processi chimici che modificano la forma dell’occhio, favorendo la miopia. Da qui l’idea che migliorare la qualità dell’aria non sia solo una misura sanitaria generale, ma anche una strategia mirata di prevenzione visiva.

Interventi possibili

Gli autori indicano soluzioni pratiche: installare purificatori d’aria nelle aule, creare “zone ad aria pulita” intorno alle scuole limitando il traffico, e chiudere le strade agli autoveicoli durante gli orari di ingresso e uscita dei bambini. “La miopia è in aumento a livello globale e può portare a gravi problemi alla vista in età adulta” sottolinea Yuqing Dai, coautore dello studio. “Sebbene non possiamo modificare i geni di un bambino, possiamo migliorare il suo ambiente. Se interveniamo tempestivamente, prima che si manifesti una miopia grave, possiamo fare davvero la differenza”.

Lo studio apre un nuovo fronte nel dibattito sull’inquinamento atmosferico: in gioco non è più solo la salute respiratoria o cardiovascolare, ma anche la capacità visiva delle nuove generazioni. L’aria pulita, insomma, non è un lusso: è un diritto fondamentale per crescere bene e vedere meglio il mondo che ci circonda.

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