“Ogni anno sette milioni di persone muoiono a causa dell’inquinamento. Dobbiamo cooperare tutti insieme per porvi fine”. Con queste parole Arnold Schwarzenegger, ex governatore della California e presidente dell’USC Schwarzenegger Institute, ha aperto oggi in Vaticano la conferenza stampa di presentazione dell’evento internazionale Raising Hope for Climate Justice, che si terrà dall’1 al 3 ottobre a Castel Gandolfo, alla presenza di papa Leone XIV e di 400 leader religiosi e civili provenienti da tutto il mondo.
Schwarzenegger ha sottolineato il ruolo cruciale della Chiesa cattolica nella sfida climatica: “Con 1,4 miliardi di fedeli e 400 mila sacerdoti, il potere comunicativo che si può manifestare è immenso. Se ogni cattolico diventasse un crociato dell’ambiente, potremmo davvero cambiare le cose”. L’ex attore hollywoodiano, cattolico praticante, ha parlato di “missione morale”: “Dio ci ha messi in questo mondo per lasciarlo migliore di come lo abbiamo trovato”.
Alle riflessioni spirituali, l’ex governatore ha intrecciato quelle politiche: “Non dobbiamo mai ascoltare i profeti del malaugurio. Quando ero governatore della California ci dicevano che eravamo pazzi, che non si poteva salvaguardare insieme economia e ambiente. E invece abbiamo ridotto l’inquinamento del 70% mentre l’economia cresceva più della media nazionale. Abbiamo dimostrato che si può fare”. Schwarzenegger ha ricordato anche le battaglie legali contro l’amministrazione Bush, che tentava di bloccare le leggi ambientali californiane: “Non ci siamo mai arresi, siamo andati avanti fino a vincere. Hasta la vista, baby!”.
Ma per Schwarzenegger la vera battaglia si vince sul territorio: “Non aspettiamo sempre i governi federali o i presidenti. Guardiamo al Vaticano: non ha fatto solo chiacchiere, ha installato pannelli solari. Azione! Ecco cosa serve. Lo stesso possiamo fare tutti noi: spegnere la luce quando usciamo, ridurre gli sprechi, privilegiare i prodotti a chilometro zero”.
Il summit di Castel Gandolfo coincide con il decennale dell’enciclica Laudato sì di papa Francesco. Papa Leone XIV, primo pontefice statunitense, ha già rilanciato con forza la dottrina ecologica della Chiesa, inaugurando questo mese un centro di formazione ambientale nei giardini papali di Castel Gandolfo.
Tra i relatori, oltre a Schwarzenegger, ci saranno il ministro dell’Ambiente del Brasile, il direttore della coalizione ONU Faith for Earth, il CEO della European Climate Foundation e rappresentanti di Paesi già colpiti in modo drammatico dalla crisi climatica come Tuvalu. “Non è un problema del futuro”, ha avvertito il ministro del Clima dell’isola del Pacifico, Maina Talia. “Noi stiamo già affondando. La nostra sopravvivenza dipende dalla solidarietà globale”.
Schwarzenegger ha concluso con un appello personale: “La sfida è troppo grande per affrontarla da soli. Ma insieme possiamo sconfiggere l’inquinamento. È un ordine che viene dall’alto: lasciare il pianeta migliore di come lo abbiamo ereditato”.