30.07.2023
La sfortuna di essere colpiti da un frammento cosmico è reale. È la seconda volta che accade in 70 anni. Questa volta la persona viene colpita dal meteorite vagante alle 4 del mattino mentre beve un caffè. L’ex ricercatore di paleogeologia presso l’Università di Basilea conferma l’origine extraterrestre della pietra rocciosa.
Le probabilità di essere colpiti da un meteorite sono una su 1 milione 600mila. Davvero minime. Eppure, sebbene molto raramente, può accadere. Ann Hodges, cittadina americana residente a Sylacauga, in Alabama, è assurta alle cronache del secolo scorso per essere stata protagonista del primo impatto documentato di un meteorite con un essere umano. Era il 30 di novembre del 1954 e all’epoca la signora aveva 34 anni, quando una pietra proveniente dallo spazio, pesante poco meno di 4 chili, sfondò il tetto della sua casa, piombò sul grande apparecchio radiofonico che diffondeva musica e, rimbalzando, la colpì al fianco sinistro mentre stava riposando sul divano.
La conseguenza dell’impatto fu un grosso ematoma, che venne mostrato anche in un articolo apparso sulla rivista Life il 13 dicembre di quell’anno. Ne seguì uno strascico giudiziario, non tanto per il danno fisico poi fortunatamente riassorbito, quanto per stabilire la proprietà del meteorite.
Si racconta che la signora Ann l’avesse utilizzato come fermaporta, prima di donarlo all’Alabama Museum of Natural History. Un piccolo frammento aveva fatto invece la fortuna di un suo vicino di casa, il quale, senza essere stato attinto né avere subito danni materiali, lo aveva rivenduto guadagnando il necessario per acquistare casa e automobile. La notorietà e i problemi legali non portarono bene ad Ann Hodges, la quale, tutt’altro che benestante, morì per insufficienza renale nel 1972 dopo avere divorziato dal marito.
Ora, a quasi settant’anni di distanza da quell’episodio, una donna francese potrebbe avere condiviso l’esperienza di essere centrata da un meteorite. Sarebbe accaduto mentre beveva un caffè sulla veranda della sua casa a Schirmeck, città situata nel nord-est della Francia. Piuttosto mattiniera, la donna, di cui non è stata resa nota l’identità, ha sentito un forte colpo sul tetto e poi avvertito un dolore alla schiena. Il fatto è accaduto alle 4:00 ora locale del 6 luglio scorso. Pochi istanti per scorgere vicino ai suoi piedi una piccola pietra rocciosa, che si è rivelata pesare circa 50 grammi, in seguito fatta analizzata da un esperto di geoscienze, Thierry Rebmann, ex ricercatore di paleogeologia presso l’Università di Basilea, il quale ne ha confermato l’origine extraterrestre. Un micrometeorite composto di ferro e silicio, ovvero quel che è restato di una piccola roccia spaziale quasi del tutto dissoltasi nell’attraversamento dell’atmosfera terrestre. La donna conserva l’anonimato, ma la sua identità desta già più curiosità del frammento cosmico.