24.02.2024
«Abbiamo portato sulla pedana di Milano la nostra terra, abbiamo raccontato anche con i vestiti, le nostre piante e pianto». L’alta sartoria pugliese sensibilizza l’opinione pubblica sul dramma abbattuto sulle secolari colture olivicole della Puglia con una sfilata al “Mad Mood Milano Fashion Week”.
Cosa lega la moda all’agricoltura? Semplicemente, la sensibilità mostrata da un gruppo di grandi firme nell’intento di portare ancora di più a conoscenza dell’opinione pubblica il dramma della xylella che si è abbattuto sulle secolari colture olivicole della Puglia. Quale migliore vetrina se non le passerelle della “Mad Mood Milano Fashion Week”, dove cento modelle hanno sfilato intorno a un ulivo secco. Non una provocazione, evidentemente, da un accostamento simbolico tra la creatività di abiti suggestivi e l’impoverimento di un arbusto che avrebbe continuato ad essere rigoglioso.
Ed è così che l’alta sartoria pugliese ha pensato che la moda dovesse lanciare un segnale e l’appuntamento fashion milanese rappresentasse l’occasione giusta per dare un sostegno all’agricoltura. In particolare, ai coltivatori d’ulivo della Puglia, che da tempo stanno lottando contro la piaga della xylella. Si tratta del noto batterio endofita, noto come “Xylella fastidiosa”, che ha iniziato a distruggere il patrimonio olivicolo delle province meridionali della Puglia, iniziando inesorabilmente a risalire fino a minacciare di estendere la propria presenza all’area dove si concentra la maggiore produzione olivicola nazionale, tra le province di Bari e Foggia. L’infezione comporta il graduale disseccamento della pianta, che perde vigore, e l’avvizzimento delle foglie. Dove il batterio killer ha preso maggiormente piede, vale a dire nella parte meridionale della Puglia, gli uliveti sono stati abbandonati a sé stessi, comportando di conseguenza anche il depauperamento del caratteristico paesaggio salentino. Di fronte a tanto scempio, Marianna Miceli, organizzatrice della Mad Mood Milano Fashion Week ai Chiostri di San Barnaba, ha ritenuto che fosse giunto il momento di dare un segnale per difendere il cosiddetto “oro giallo” di Puglia, un olio dal sapore e dal profumo inconfondibili, apprezzato da vip e grandi star del cinema, dello spettacolo e della moda, come soprattutto dal popolo dei consumatori, apprezzandone le qualità organolettiche.
«Vedere le piante secche, magari estirpate, è un colpo al cuore durissimo – ha dichiarato Marianna Miceli – Abbiamo portato sulla pedana di Milano la nostra terra, abbiamo raccontato anche con i vestiti, le nostre piante e pianto per i danni causati dalla xylella». Sì, perché si tratta di vera guerra di natura per difendere le coltivazioni secolari di ulivi. Alla sfilata, che si è svolta il 18 e 19 febbraio scorsi, hanno partecipato modelle di dieci Paesi diversi, oltre all’Italia: Argentina, Bulgaria, Cina, Colombia, Francia, Kazakistan, Montenegro, Serbia, Svizzera e Uzbekistan. Sullo sfondo della passerella, l’ulivo secco a rappresentare il contraltare dell’affascinante richiamo dei capi indossati con stile, eleganza e leggerezza. La campagna di sensibilizzazione contro la piaga della xylella non si ferma alla settimana dell’evento fashion milanese. E per sostenere la battaglia in difesa degli uliveti, una delle case di moda più famose, AFV- Anna Fendi, ha firmato un protocollo d’intesa con Mad Mood e il Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino, dichiarandosi disponibile a firmare una selezione esclusiva di olio prodotto in Puglia, contenuto in bottiglie realizzate nella tipica ceramica di Grottaglie.