14.05.2024
In casa, sull’erba o sulla spiaggia, ogni suolo ha il suo perché. La pratica del “Barefooting” favorisce non solo la “messa a terra” dell’energia accumulata nel corpo, i motivi per farlo sono più di quanto si pensi, funziona da “antidolorifico naturale” e migliora la qualità del sonno.
Togliersi le scarpe e sentire il contatto dei piedi nudi sull’erba, sulla sabbia, su un pavimento liscio: è un gesto semplice ma che dona un immediato senso di benessere. Si prova subito una sensazione fisica di libertà che ne scatena un’altra, psicologica, di leggerezza. Non sono solo percezioni effimere: camminare scalzi fa bene davvero alla salute. Molti studi evidenziano miglioramenti del sonno e una riduzione del dolore cronico, oltre a un impatto positivo sul funzionamento cerebrale e a una diminuzione del rischio di malattie cardiache.
Innanzitutto, il camminare a piedi nudi, detto anche barefooting, favorisce la “messa a terra” dell’energia accumulata nel corpo. La terra ha una carica negativa, mentre il corpo umano, a causa degli impulsi elettrici causati dai processi cellulari, ha una leggera carica positiva.
Il contatto dei piedi con il pavimento favorisce lo scambio degli ioni in eccesso ristabilendo l’equilibrio, con molteplici benefici. Prima di tutto, a livello psicologico si prova un’immediata sensazione di benessere che aiuta ad alleggerire ansia e stress, oltre ad alleviare i sintomi depressivi. In secondo luogo, grazie all’azione sui globuli rossi, si riduce significativamente il rischio di malattie cardiache. Inoltre, per lo stesso principio di “scaricamento” dell’elettricità in circolo nel corpo, il sistema immunitario viene rafforzato i ritmi circadiani risultano regolarizzati.
Fare qualche passo senza scarpe può essere considerato una sorta di “antidolorifico naturale”. È noto, infatti, come il contatto dei piedi nudi sul suolo possa fornire aiuto nell’alleviare i dolori mestruali e muscolari. Il barefooting ha come conseguenza anche un miglioramento della circolazione sanguigna delle gambe, che fa sì che si riducano gonfiore e pesantezza.
Non dimentichiamo che il piede sostiene il peso di tutto il corpo e assorbe gli urti a ogni passo. La sua struttura è molto complessa e, durante la camminata, mette in gioco tendini, legamenti e muscoli, 26 ossa e 33 articolazioni. Svincolato dalle costrizioni delle calzature, può finalmente assumere posizioni più naturali, con piena libertà di movimento per le articolazioni. Inoltre, la muscolatura e i legamenti ne risulteranno rafforzati, con un conseguente incremento della stabilità ed un maggiore equilibrio.
Certo, prima di fare una passeggiata a piedi nudi è necessario prendere alcune precauzioni. Bisogna fare attenzione agli oggetti appuntiti che si potrebbero trovare per terra come vetri o sassi, e tenere presente che il contatto con il suolo espone il piede a batteri e infezioni dannose. Inoltre, a pratica è poco indicata per chi soffre di diabete, in quanto soggetto a rischio di lesioni al piede. Al netto delle problematiche soggettive, si può iniziare concedendosi 10 o 15 minuti di barefooting in casa e, quando se ne ha l’occasione, togliersi le scarpe sull’erba o sulla spiaggia. I motivi per farlo, come si è visto, sono davvero tanti: il corpo e la mente ringrazieranno.