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Cronaca

Addio FIFA, scade la più celebre saga di videogiochi di calcio

20.07.2023

Con il mancato rinnovo della licenza ufficiale, il nuovo gioco si chiamerà EA Sports FC 24. Ripercorriamo i tre decenni che hanno scritto la storia di questo gioco rivoluzionario.

Per trent’anni ha rappresentato il caposaldo per chi ama calcio e videogiochi. Fino al punto che per diverse generazioni al termine FIFA era quasi più immediato associare il videogame in questione che la federazione internazionale che gli aveva concesso il nome. E che lo ha fatto dal 1993, ininterrottamente, fino al 2022. Quest’anno, invece, per la prima volta EA Sports ha presentato il nuovo capitolo della serie senza licenza ufficiale. E in un certo senso questo ha concluso un vero e proprio pezzo di storia.
La FIFA decise di abbinare il proprio nome a un videogioco calcistico in una fase di grande transizione per l’industria. Lo dimostra il fatto che in quel fatidico Natale 1993 lo storico «FIFA International Soccer» (si chiamava così, senza indicazioni sull’annata) era supportato dagli eterni DOS e Amiga, ma anche dalle nuovissime consolle Super Nintendo o Sega Mega Drive, dai portatili Game Boy e Game Gear, e anche da pc con installato Microsoft Windows.

Ma perché proprio EA Sports, o più semplicemente Electronic Arts? A far “vincere” agli sviluppatori californiani la licenza FIFA, un dettaglio non da poco: la visuale isometrica, ossia quel particolare “taglio obliquo” del campo che dava al gioco tridimensionalità, nonostante una grafica ancora completamente 2D. Ogni prodotto della concorrenza, invece, proponeva il campo dall’alto e i vari calciatori diventavano «testoline» in movimento oppure omini che non rispettavano nessuna legge della prospettiva.
Altro caposaldo della serie fu introdotto con FIFA Soccer 96: il diritto di utilizzare i nomi reali dei calciatori. In precedenza, si poteva al massimo evocarli con storpiature più o meno riuscite. Con i successivi mondiali arrivò poi World Cup 98, primo torneo EA con licenza ufficiale (e primo con telecronaca in italiano, affidata agli indimenticabili Massimo Caputi e Giacomo Bulgarelli). Il titolo di quell’anno e il successivo rappresentarono il primo picco della saga. La cui popolarità era però destinata a precipitare.
Dopo anni di costanti migliorie, l’ormai indiscusso dominio del settore diede infatti vita a capitoli caratterizzati da poche innovazioni e spesso errori. Sempre meno realistico a vantaggio della semplicità nell’uso dei comandi, FIFA tremò con l’ascesa di Pro Evolution Soccer, che Konami distribuì a partire dal 2003. Dieci anni dopo la sua nascita, il re dei videogiochi calcistici si ritrovò al centro di quella “guerra contro PES” che avrebbe caratterizzato i vent’anni seguenti.

In termini di vendita FIFA restò in vantaggio su PES (discorso diverso se si guarda alle recensioni), tornando peraltro a lavorare sul realismo in maniera vigorosa. Ma negli ultimi anni qualcosa è cambiato quando alcuni prestigiosi club hanno siglato accordi in esclusiva con Konami. I campionati, nei giochi EA Sports, non erano più quindi interamente composti dalle squadre che effettivamente andavano in campo ogni settimana. Questa tendenza, in Italia inaugurata dalla Juventus nel 2019, ha portato fino al 2022 e al mancato accordo per mantenere la licenza FIFA: ecco quindi la nascita di EA Sports FC 24. Le licenze continuano a coprire oltre 30 campionati, 700 squadre, 100 stadi e 19 mila calciatori. Ma, nonostante una community di oltre 150 milioni di giocatori e un realismo mai visto prima, una storia trentennale si è chiusa. E in qualche modo la partita è inevitabilmente cambiata.

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