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Arriva l’era Roland Garros post-Nadal, sette i favoriti

27.05.2023

Mentre Parigi si fa bella in vista delle Olimpiadi, anche il Roland Garros vuole farsi trovare pronto. Un dopo Nadal pieno di sfide e l’Italia guarda curiosa Lorenzo Musetti.

L’ultima volta che Rafael Nadal aveva saltato il Roland Garros risale al 2004. Una frattura da stress a un piede tardò di un anno l’inizio di un’epopea senza precedenti. Lo spagnolo ha vinto a Parigi per 14 volte, record destinato a durare in eterno. Diciannove anni dopo, un altro infortunio lo terrà ai box ancora per un po’. Lui nutre la speranza di tornare l’anno prossimo, ma il torneo del 2023 sarà ricordato come il primo dell’era Post-Nadal. Senza il suo dominatore, lo Slam parigino è aperto a mille soluzioni. Secondo i bookmakers potremmo rivivere in salsa tennistica il concetto delle “Sette Sorelle”, che una ventina d’anni fa riguardava il nostro campionato di calcio. Ci sono sette giocatori, infatti, che stanno davanti a tutti nei pronostici: Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Holger Rune, Daniil Medvedev, Stefanos Tsitsipas, Jannik Sinner e Casper Ruud dovrebbero essere i “Sette Fratelli” di questa edizione.

Un mazzo da cui, con ogni probabilità, uscirà la carta vincitrice. Un mazzo che mischia l’esperienza di Djokovic, la folgorante gioventù di Alcaraz, Rune e Sinner e la qualità di tre giocatori (Medvedev, Tsitsipas e Ruud) nel pieno della maturità agonistica. I tornei di avvicinamento hanno dato indizi, ma non prove: per questo in tanti hanno diritto a sognare, a partire dal nostro Sinner. Il sorteggio gli ha dato una mano: è finito nella parte bassa del tabellone, sulla carta meno competitiva. L’altoatesino pescherebbe Medvedev nei quarti e Rune in semifinale: tosti, ma sempre meglio che affrontare Djokovic e Alcaraz. L’Italia guarda con curiosità anche a Lorenzo Musetti, talento cristallino che adora Parigi e potrebbe trovare Alcaraz in un ottavo di finale da urlo. Più in generale, la pattuglia azzurra è molto ricca: siamo in quindici (nove uomini e sei donne), con tre giocatori provenienti dalle qualificazioni. Tra loro c’è il romano Flavio Cobolli, che proverà l’ebbrezza di sfidare Alcaraz al primo turno. Tra le donne c’è una chiara favorita. Iga Swiatek possiede due caratteristiche che la rendono difficilmente avvicinabile sulla terra battuta: un tennis con rotazioni esasperate (soprattutto con il dritto) e una condizione fisica fuori categoria.

Le avversarie non mancano, ma per detronizzarla avranno bisogno di trovarla in giornata negativa. Noi speriamo che Martina Trevisan possa replicare la favola di dodici mesi fa, quando ottenne una clamorosa semifinale, e che magari Camila Giorgi trovi una settimana di grazia. In fondo a Parigi si sente a casa, avendoci vissuto qualche anno fa. Quella Parigi che si sta facendo bella per le Olimpiadi del 2024, e anche il Roland Garros vuole farsi trovare pronto. Dopo aver ristrutturato il Philippe Chatrier, quest’anno anche il campo Suzanne Lenglen avrà un aspetto nuovo: stanno preparando un tetto retrattile che sarà pronto l’anno prossimo, col disegno ispirato al gonnellino della “Divina”. In queste cose, i francesi hanno una marcia in più. In attesa che ritrovino un uomo capace di vincere uno Slam, visto che proprio in questi giorni stanno celebrando il quarantennale dall’ultimo trionfo di Yannick Noah.

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