Sangue a Manchester nel giorno di Yom Kippur. Un uomo armato di coltello si è scagliato contro i fedeli davanti a una sinagoga ortodossa nella zona di Crumpsall, causando la morte di due persone e il ferimento di almeno quattro. Dalle prime ricostruzioni sembra che l’aggressore abbia prima investito alcuni fedeli con l’auto e poi si sia lanciato contro gli altri con il coltello. È stato ucciso dagli agenti della Greater Manchester Police dopo essere stato visto con una cintura che appariva simile a un ordigno esplosivo.
La scena si è consumata davanti alla Heaton Park Hebrew Congregation, un luogo di culto frequentato dalla comunità ebraica ashkenazita locale. Secondo i testimoni, nel momento dell’attacco molti fedeli erano riuniti in preghiera per la festività di Yom Kippur. Sono rimasti bloccati all’interno finché la zona non è stata messa in sicurezza e successivamente evacuata.
Materiale sospetto
In un video diffuso sui social si sente un poliziotto gridare “State lontani, ha una bomba!”. L’uomo, descritto come calvo, con la barba e abiti scuri da addestramento, aveva effettivamente degli involucri bianchi legati alla cintura. La presenza di materiale sospetto ha portato a far intervenire immediatamente gli artificieri.
Le autorità britanniche trattano l’episodio come un probabile attacco terroristico. Laurence Taylor, vicecapo dell’antiterrorismo, ha confermato che le indagini sono in corso congiuntamente alla polizia locale. Il premier Keir Starmer, in visita a Copenaghen, ha interrotto il viaggio per rientrare a Londra, dichiarandosi “sconvolto” e ordinando un rafforzamento delle misure di sicurezza davanti a sinagoghe e luoghi sensibili in tutto il Paese.
Un clima teso
Tre dei feriti si trovano ancora in condizioni gravi. Non è stato ancora chiarito se l’aggressore avesse legami con gruppi organizzati né se la cintura fosse realmente esplosiva o un dispositivo simulato. L’attacco arriva in un clima già teso nel Regno Unito, segnato da proteste e manifestazioni legate all’escalation militare a Gaza.
L’immediata reazione delle forze dell’ordine ha evitato un bilancio ancora più drammatico, ma la comunità ebraica britannica è sotto shock. Le autorità invitano la popolazione alla calma, ribadendo che “l’immediato pericolo è cessato”, ma resta alta l’allerta su possibili azioni emulative.