20.02.2025
“Spero nel buon senso” per il Consiglio Ue dei Trasporti a marzo
Roma, 20 feb. (askanews) – Soprattutto sull’auto i Paesi dell’Unione europea devono ripensare quella che è stata “la sbornia del Green Deal e del ‘tutto solo elettrico’”, perché è stato “un danno, un danno enorme, economico, sociale, industriale, commerciale, culturale e ambientale”. Lo ha affermato il ministro di Infrastrutture e Trasporti, il vicepremier Matteo Salvini, che, nel suo intervento in video collegamento con la conferenza stampa di presentazione del Salone dell’auto di Torino, ha espresso l’auspicio che al prossimo Consiglio informale dei ministri europei dei Trasporti, a marzo “quantomeno si ripensi a questo suicidio annunciato, che i dati stanno confermando”.
Il vero problema per l’auto europea “non sono i dazi, che forse ci saranno, che arriveranno forse dagli Stati Uniti o dalla Cina, il problema è europeo: è tutto esclusivamente europeo e figlio o di ignoranza o di malafede”. Il problema è nel termine perentorio (deadline) per “mettere fuori mercato motori e combustione e passare solo all’elettrico” che è stato “imposto dai i geni” del Green Deal.
“Prima di intervenire da voi mi stavo studiando alcuni dati incrociati sul mercato dell’auto, italiano ed europeo – ha proseguito il ministro -. Ed è chiaro che, ad esempio i dati sull’elettrico, che risalgono al 2023, è chiaro che – io spero che il Salone dell’auto di Torino ci sia ancora nel 26, nel 27, 28, 29 e nel 30 – nel 2003 l’Unione europea ha importato 443.000 auto elettriche dalla Cina, per oltre 10 di miliardi di euro di valore. E noi abbiamo esportato sempre in termini di auto elettriche 11.500 unità”.
“Quindi un Continente che ha inventato il settore dell’auto, al meglio dei marchi, del design, del passato, del presente e spero del futuro, ora masochisticamente ci obbliga da qui a 10 anni, e 10 anni passano in un quarto d’ora, a mettere fuori mercato tutto quello su cui ha lavorato per decenni. E importa per 10 miliardi” le elettriche di cui esporta solo marginalmente.
“Vi rendete conto della totale assurdità di questo processo, oltretutto uno dice ‘avremo migliorato la qualità dell’aria’. No – ha proseguito Salvini – perché l’anno scorso è stato l’anno record mondiale per le emissioni di CO2. Perché mentre l’Europa tra mille sacrifici, imposizioni, vincoli e tasse ha ridotto le emissioni di CO2, la Cina le ha più che raddoppiate rispetto al taglio europeo. Quindi c’è più inquinamento, c’è meno lavoro, c’è meno business”.
“Per fortuna che c’è il Salone dell’auto di Torino. E lo dico da liberale. Ci saranno marchi cinesi, ci saranno marchi giapponesi, e marchi italiani”. E “per fortuna, ora la riflessione non è solo del ministro Salvini, che è un proibizionista che ce l’ha col Green Deal”.
“Occorrere buon senso e io sarò a Varsavia per il Consiglio informale a marzo, con i colleghi dei Trasporti europei. Spero che quantomeno si ripensi a questo suicidio annunciato, che i dati stanno confermando. Perché se io impongo al mio mercato di comprare un prodotto che arriva dall’estremo Oriente, che non esporto, io evidentemente non faccio un favore né al Salone dell’auto di Torino, né agli operai, né ai tecnici. Questi sono ragionamenti che ci devono far pensare e far cambiare”.