24.07.2024
Economia, Scienza e tecnologia, Società, Sostenibilità
Bello e sostenibile, la profezia di Steve Jobs
La green technology è in costante crescita. Raggiungerà quasi 20 miliardi di euro entro la fine di quest’anno. Il bello e l’etico devono fare parte del pacchetto di qualsiasi prodotto digitale appetibile. Il settore automotive è uno dei più influenzati, poi la Moda. Le GreenAethics le decidiamo noi, i Vip in prima linea.
Siccome bisogna catalogare tutto, è nato anche un nuovo termine: GreeAethics. Più semplicemente però si può dire che la tendenza della tecnologia è ormai non essere solo tecnologica per piacere ai consumatori, ed infatti ben 3 persone su 4 dichiarano che, se un prodotto non è anche sostenibile, e soprattutto bello da vedere, non sono più disposti a comprarlo.
È, insomma, il passo in avanti di un mondo in cui la parte di innovazione viene ormai data per scontata. La ricerca che ha prodotto questo risultato, ovvero quella condotta da Espresso Communication per Omoda-Jaecoo, certifica appunto che i GreenAethics siamo noi, anche se magari non sappiamo di essere definiti così. Lo studio mette insieme, infatti, (a proposito di categorie) Gen Z e Millennial, ma anche persone più adulte. E il risultato certifica ciò che dicono anche altri studi, come quello di Fortune Business Insights: il mercato globale delle green technology è in costante crescita e raggiungerà quasi 20 miliardi di euro entro la fine di quest’anno, con una previsione di incremento di 70 miliardi (+350%) entro il 2032. Anche sui social, il risultato è lo stesso: l’hashtag #greentech raccoglie circa 255mila contenuti, mostrando innovazioni dal design unico e sostenibile. E secondo The Sustainable Investor, l’80% dei consumatori globali è disposto a pagare di più per prodotti premium che siano esteticamente gradevoli e orientati alla sostenibilità.
Una serie di numeri, insomma, che spiega come il bello e l’etico facciano ormai parte del pacchetto di qualsiasi prodotto digitale. Per la ricerca citata all’inizio il settore automotive è uno dei più influenzati, con i consumatori che credono nell’obiettivo di raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2050 con l’espansione della mobilità elettrica. Ed anche la moda si allinea mettendo l’economia circolare come pilastro fondamentale: il World Economic Forum prevede che il mercato dell’usato supererà i 300 miliardi di euro nei prossimi tre anni, mentre i materiali a base vegetale saranno sempre più utilizzati per creare pelli e tessuti sostenibili. Si tratta insomma del “Techwear Fashion”, che utilizza materiali eco-compatibili per creare abiti futuristici: un esempio è Fashion Robot, un team italiano che trasforma capi esistenti in alta moda sostenibile.
Come tutti i trend che si rispettino, il cambiamento viene accompagnato da testimonial di eccezione, e d’altronde se il mondo cambia devono cambiare anche i Vip. Brad Pitt, tanto per citarne uno, per aiutare la popolazione colpita dall’uragano Katrina negli Usa ha fatto costruire tramite la sua fondazione 150 abitazioni sicure e sostenibili, oltre a un parco giochi a energia solare. M a vedendo quel succede in casa sua, con i figli che lo vogliono disconoscere, a volte tanta bontà assomiglia a un piano di marketing. Quel che è certo invece è che le aziende di tutti i settori non possono più fare a meno di tecnologia bella e al passo con le richieste di un futuro pulito. E d’altro canto non è una sorpresa: Steve Jobs l’aveva capito con 20 anni di anticipo e guardate cos’è successo.