13.04.2023
“Sono stufo del politicamente corretto, che diventa odioso”
Milano, 13 apr. (askanews) – “È un disco di transizione” ha ripetuto più volte Blanco presentando il suo secondo album in studio “Innamorato”, ma che si candida a rimanere nella storia anche grazie alla collaborazione con Mina, la voce eterna della musica italiana, nel brano “Un Briciolo Di Allegria”. È proprio questa collaborazione che non ti aspetti a creare la magia, soprattutto perchè Blanco e Mina duettano ma non si sono mai incontrati e neppure mai parlati al telefono. “Non l’ho mai conosciuta, so che può sembrare strano, quando abbiamo fatto riunione sul disco, il brano “Un Briciolo Di Allegria” non mi convinceva, allora abbiamo pensato che poteva essere il pezzo giusto per una collaborazione anche se io non ne faccio molte. Mi hanno chiesto chi avrei voluto e io ho detto Mina, mi hanno risposto che ero pazzo, poi ci sono stati dei contatti, lei ha detto che le piaceva la rabbia che avevo e ha accettato di cantare il brano – spiega Blanco. Per me lei resta una dea, ascolto moltissimo la sua musica. Sono veramente felice di questo duetto, per me è un grande onore. Il fatto che abbia deciso di realizzare un pezzo con me, offrendomi una grande opportunità, fa capire subito quanto sia moderna e attenta alla musica di adesso. Quello che mi piace di Mina è che sparita, ma la sua musica resta”.
Nell’album Blanco lascia parlare la musica e si spoglia, ancora una volta, di ogni sovrastruttura scegliendo di raccontarsi con l’autenticità e la trasparenza che lo hanno sempre contraddistinto, dipingendo un ritratto disarmante del suo mondo. Ha fretta di chiudere lo spiacevole episodio di Sanremo: “Qualcosa è andato storto, avevo segnalato il problema in prova, poi le cose sono andate come sono andate”, poi scherza: “Non so se lo rifarei, ma magari non mettetemi davanti le rose” e aggiunge commentando il brano “Scusa”: “Non mi rivolgo a una persona in particolare ma è un modo di chiedere scusa a più persone, io sono buono di fondo ma a volte mi alzo storto e sono un po’ stronzo, per questo chiedo scusa. Poi aggiunge: “Giulia non è un pezzo d’amore, quando dico “ho perso la testa” voglio raccontare di come ho fatto fatica a gestire il successo: soffro il fatto che sia molto difficile fare le cose semplici, come una passeggiata o andare a fare la spesa, o di come tutto possa essere travisato”.
Ed è proprio la grande e complessa emotività di Blanco che lega le 12 canzoni dell’album che sono come pagine di un diario in cui l’artista plasma ed affronta nuove esperienze, cambiamenti e scoperte. Ovviamente al centro c’è l’amore, si dice innamorato della fidanzata ma nell’album affronta il tema come un concetto ampio: è insieme l’amore passionale, esplorato nelle sue diverse fasi, il legame con la propria famiglia, la devozione all’arte e alla musica, lo stupore e l’incredulità verso le cose più semplici, immortalando in ogni traccia un frammento del suo vissuto, presente e passato. Poi di nuovo sorridendo dice: L’amore dura sei mesi, per me un anno e mezzo di relazione è territorio sconosciuto”.
Nell’album alterna canzoni potenti a ballad struggenti che raccontano ciò che lo circonda, vivendo con carnalità ogni sensazione con un linguaggio crudo e autentico: “Dico le cose in modo autentico, sono stufo del politicamente corretto, che diventa odioso, è assurdo che se uno dice vaffanculo o scopare faccia ancora scandalo perché sono parole che usiamo tutti nelle quotidianità”. In alcune strofe parla anche di droga: “Ogni tanto mi drogo ma penso che ogni tanto ci stia, io mi drogo di vita, adrenalina e di emozioni” chiarisce il cantante che poi racconta di aver rifiutato molti inviti in trasmissioni televisive perchè mettono la musica in secondo piano rispetto al gossip.
Per la sua musica Blanco sogna un palco internazionale, ma non ora perché non vuole compromessi, anche per quanto riguarda l’uso dell’inglese e poi spiega che quella di Eurovision non è stata una occasione mancata per il lancio internazionale anche se ammette: “Siamo arrivati stanchi da molte date in tour, abbiamo chiesto di poter riposare prima di provare ma ci hanno messo la mattina presto, non siamo stati ascoltati”.
Blanco ha presentato il suo disco con quattro suggestive “serenate” a sorpresa, che hanno coinvolto le città di Venezia, Firenze, Napoli e Roma. Quattro appuntamenti con il suo pubblico che hanno visto l’artista performare in acustico alcune delle tracce di “Innamorato”. A luglio due imperdibili appuntamenti negli stadi il 4.07 all’Olimpico di Roma) e il 20.07 a San Siro a Milano.
“Con gli stadi voglio alzare l’asticella, portare qualcosa di nuovo, ci saranno degli ospiti. Voglio dare il meglio, voglio che chi viene a vedermi dica di aver speso bene i suoi soldi”.
Di Alessandra Velluto