21 Novembre 2024
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Moda, Società

“Brat” e “demure”, due concetti che dividono il Web

Moda ribelle e giocosa contro discrezione, controllo e modestia. Stile di vita e modo di essere spingono la società mondiale, da una parte a rivendicare il diritto di vivere sopra le righe, senza regole, prendendo le cose di petto in maniera sfrontata; dall’altra ad affrontare la vita in maniera low profile.

“Brat” e “demure”: fino a pochissimo tempo fa quasi nessuno, perlomeno in Italia, aveva sentito questi due termini e ora pare che non se ne possa fare a meno. Sono stati impiegati inizialmente nella moda, poi nel lifestyle e nel beauty, fino ad entrare a far parte del vocabolario quotidiano soprattutto delle generazioni più giovani. Di base definiscono due tendenze, o per meglio dire due concetti estetici opposti: quello aggressivo e sfrontato e quello sobrio e morigerato.
Brat è un termine inglese che significa monello, moccioso, peste. Già detta così è più semplice capirne il senso applicato all’estetica. È associato alla ribellione e all’indipendenza e, per quanto riguarda l’abbigliamento femminile, descrive una ragazza sexy e sicura di sé. La parola si applica a una moda ribelle e giocosa, che si ispira a quella dei primi Anni Duemila. Ciò che è brat è vistoso e irriverente, ha colori accesi e un’immagine controcorrente, fuori dagli schemi. Il termine è entrato a far parte del lessico a seguito dell’uscita dell’album della cantante Charli XCX, che si intitola, appunto, “Brat”. Se inizialmente la parola indicava il modo di fare sfrontato di alcune ragazze e il loro modo di vestire irriverente, ora è usato per descrivere qualsiasi cosa: vestiti, oggetti, persone, ma anche situazioni o atmosfere sopra le righe.

Il significato di “demure” è totalmente speculare. Anche questo è un termine anglosassone, e potrebbe essere tradotto come “pudico”. A renderlo popolare è stata la tiktoker Jools Lebron che ha cominciato a utilizzarlo in maniera consistente nei suoi video social. Quello a cui si riferisce è uno stile caratterizzato da discrezione, controllo e modestia. Come la sua antitesi, anche lo stile demure ha spopolato sui social riferendosi inizialmente a un modo di vestire minimal e quiet luxury, in cui il lusso non è esibito, ma lo stesso percepibile, per poi dilagare fino a coinvolgere anche altri aspetti come l’arredamento e in generale il senso estetico dominato dalla sobrietà. I colori sono neutri, poco vistosi e senza guizzi, ma non per questo dimessi o spenti: quello che si vuole esprimere sono classe ed eleganza, ma senza la volgarità dell’ostentazione.
La contrapposizione tra brat e demure ha acceso i social, dove il dibattito si è subito polarizzato e gli utenti (soprattutto giovanissimi, ma non solo) si sono divisi in due fazioni contrapposte. Dalla discussione sull’abbigliamento si è passati ben presto a un concetto più generale di estetica e successivamente di approccio alla vita. Quello che in fondo si cerca di rivendicare è da una parte il diritto di vivere sopra le righe, senza regole, prendendo le cose di petto in maniera sfrontata; dall’altra parte invece si affronta la vita in maniera low profile, senza farsi mancare nulla ma senza dover ricercare per forza l’eccesso. Due approcci che sembrano non avere punti di contatto e che tendono a perdere di vista il fatto che, molto spesso e qualunque sia lo stile, la perfezione è una questione di sfumature.

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