10.01.2025
Il governatore: è una legge contra personam, vado avanti
Napoli, 10 gen. (askanews) – Chi si aspettava un passo indietro sul terzo mandato è rimasto deluso. Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, nella conferenza stampa indetta questa mattina nella sede della Regione ha ribadito che sarà lui il candidato alla presidenza nelle prossime regionali, nonostante la decisione del governo, arrivata poche ore fa, di impugnare la legge regionale recentemente approvata dal parlamentino campano. Nell’aula De Sanctis, dove è stato organizzato l’incontro con i giornalisti, campeggiano due cartelloni alle spalle del governatore con due scritte: “Non abbiate paura degli elettori” e “La legge (non) è uguale per tutti”.
De Luca mette subito le cose in chiaro: “La mia scelta è questa, non cambia nulla. Andremo avanti con ancora più determinazione”e che in merito al terzo mandato “non è cambiato nulla vado avanti, non si è modificata di una virgola la mia posizione e non si modificherà. Devono essere i cittadini a decidere della propria vita”. Il presidente campano parla di una decisione ‘contra personam’ da parte dell’esecutivo e annuncia che si difenderà davanti alla Corte Costituzionale “abbiamo la sensazione che avverrà come avvenuto per l’autonomia differenziata: sarà smantellata”. Poi cita Papa Wojtyla: “mi è tornato alla mente l’appello caloroso di Papa Wojtyla e che rivolgo al governo: non abbiate paura. Non abbiate paura degli elettori, aprite il cuore alla speranza e soprattutto date ai cittadini la possibilità di decidere da chi essere governati. Si chiama democrazia”.
De Luca rilancia dicendo che la “legge non sembra uguale per tutti visto che si pone il limite dei mandati solo per la nostra regione mentre l’Esecutivo non ha avuto nulla da eccepire su altre che hanno già approvato leggi identiche a quella campana. In Veneto c’èáZaiaáche ha già finito il terzo mandato e nessuno ha detto nulla”. Proprio il Veneto e la questione di un altro eventuale altro mandato per il governatore Zaia sta creando tensioni all’interno della maggioranza, poiché si aprirebbe di fatto per l’esponente leghista la possibilità di una quarta elezione a presidente del Veneto.
Poche ore fa Alberto Villanova, capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Veneto ha ricordato che “l’unica cosa da fare a questo punto è aspettare che la Corte Costituzionale si esprima sul ricorso del governo contro la legge regionale della Campania, vista anche la posizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni”.
E sulla possibilità che la Lega corra da sola alle prossime elezioni in Veneto Villanova risponde: “Cerchiamo di lavorare per tenere il centrodestra unito, ma a questo punto tutti gli scenari sono aperti sia che si voti a ottobre o nella primavera del 2026. Saremmo ovviamente molto felici se Zaia si potesse ricandidare, ma se così non fosse abbiamo valide alternative. Nessuno vuole la rottura con Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma se si arrivasse al braccio di ferro, e spetterà ai segretari nazionali la decisione finale, siamo pronti anche a correre da soli alle prossime elezioni regionali in Veneto. Non ci manca certo una classe dirigente: abbiamo giovani, abbiamo oltre 1.150 amministratori sul territorio, dirigenti in gamba per svolgere questo ruolo, siamo pronti a tutto”.